«Mi dispiace per Simone ma non avevamo scelta»
Il vicepresidente del Sorso Beniamino Manunta risponde alle accuse del portiere: la nostra è una società seria, da uno come lui ci aspettavamo più professionalità
SASSARI.
«Forse potevamo gestire il problema in maniera diversa però non accetto che si infanghi il nome del Sorso. La nostra è una società che ha sempre mantenuto gli impegni e che, da anni, si distingue in campo regionale per correttezza e serietà». Benianimo Manunta, vicepresidente della società romangina, risponde alle accuse di Simone Deliperi, il portiere sassarese messo fuori rosa dopo appena quattro partite a cavallo tra dicembre e gennaio. «Avevamo raggiunto un accordo con Deliperi – spiega – fidandoci sul suo passato di atleta e sulla speranza portare a Sorso un portiere importante. Le cose non sono andate così ma la colpa non è certo la nostra».
«Deliperi – spiega Manunta – è arrivato in condizioni di forma precarie. Ha debuttato nella gara interna persa con l’Usinese poi si è fermato per un dolore alla schiena. Gli abbiamo suggerito di rivolgersi allo studio medico col quale siamo convenzionati ma lui ci ha detto di non preoccuparci perchè si sarebbe rimesso presto. In realtà ha fatto male anche la domenica successiva col Tempio e, quello che è peggio, ha cominciato a scaricare le reponsabilità sui compagni della difesa. Un comportamento che non ci aspettavamo e che ha indispettito l’ambiente. Noi abbiamo scelto di aspettare altre due settimane poi abbiamo preso l’unica decisione possibile. E’ vero che tagliare un giocatore non è mai facile ma non avevamo altre alternative. L’unica cosa sulla quale Simone ha ragione è che la decisione di interrompere il rapporto è arrivata a mercato chiuso. Però il ragazzo, proprio per l’esperienza che ha, avrebbe dovuto gestire meglio i suoi rapporti con la dirigenza, con i compagni e i tifosi. Il Sorso è una società che non è mai venuta meno alla parola data e che, da anni, lavora con impegno e con grandi professioni, anche sul settore giovanile. Siamo offesi dalle accuse del nostro ex portiere e gli chiediamo di smetterla di gettare fango sulla nostra squadra e sul suo gruppo dirigente. Deliperi è ancora un tesserato e non può permettersi di dire bugie. Io credo che sia stato mal consigliato e mi auguro che la vicenda si chiuda qui».
«Non è quello che avevamo sperato – conclude Manunta – ma è la prima volta che a Sorso viviamo una situazione del genere». (a.l.)