Is Molas si prepara ad accogliere il “gotha” del golf
Il circolo di Pula ospiterà l’European Challenge Tour e si candida a organizzare il prossimo Open d’Italia
CAGLIARI. Il Circolo Golf Is Molas (gruppo Immsi) si appresta ad organizzare la tappa italiana dell’European Challenge Tour, uno degli appuntamenti più importanti della disciplina. Istituita nel 1989, la manifestazione continentale è considerata una dei principali circuiti internazionali per poter accedere alle grandi competizioni mondiali.
Sono decine i campioni che hanno calcato il green dell’European Challenge Tour e sono poi progrediti e ottenuto il passaporto per le categorie superiori, e tra questi Justin Rose, Martin Kaymer e Louis Oosthuizen, e ancora Thomas Björn, Ian Poulter e Henrik Stenson, tanto per citarne alcuni, che hanno poi giocato la Ryder Cup.
Ma, al di là dell’organizzazione dell’European Challange Tour, pensa in grande il sodalizio buche situato a pochi chilometri dalle spiagge di Santa Margherita di Pula che, oltre ad ospitare la prestigiosa competizione continentale, in programma dal 13 al 16 luglio prossimi, si è candidato per “firmare” una delle prossime edizioni degli Open d’Italia, torneo che viene svolto nei più prestigiosi e tecnici campi da golf nazionali. Le edizioni degli Open d’Italia dei prossimi anni saranno particolarmente importanti in quanto pianificate per accogliere il Gotha del golf internazionale in Italia in preparazione della Ryder Cup che si svolgerà a Roma nel 2022. L’edizione scorsa degli Open d’Italia (3 milioni di montepremi), è stata ospitata lo scorso settembre per il secondo anno consecutivo sui green del Golf Club Milano, immerso nel Parco di Monza, dove hanno partecipato i migliori atleti italiani e tanti big della scena internazionale. A trionfare è stato il torinese Francesco Molinari, che ha bissato il successo conquistato nel 2006.
C’è ancora tempo per la competizione per le due competizioni nazionali e internazionali, come l’European Challange Tour e l’Open d’Italia, ma a Is Molas si respira già aria di sfida. Non ha bisogno di farsi bello il green del Golf Club, uno dei più importanti e suggestivi del mondo, anche sotto l’aspetto paesaggistico. E’ stato inaugurato nel 1975 ed è dotato di un tracciato di 27 buche che si estende per 120 ettari in un territorio che ricade nell’importante area archeologica di Nora.
Sergio Casano