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Calcio e psicologia, binomio che forma uomini e atleti

Calcio e psicologia, binomio che forma uomini e atleti

CAGLIARI. Insegna cross e stop di piatto e per Zanichelli ha firmato vari manuali di psicologia per i licei. Crede nella comunicazione, sogna lo sport come oasi di vita libera, costruttiva, senza...

24 luglio 2017
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CAGLIARI. Insegna cross e stop di piatto e per Zanichelli ha firmato vari manuali di psicologia per i licei. Crede nella comunicazione, sogna lo sport come oasi di vita libera, costruttiva, senza confini. Giuseppe Virdis, ogliastrino, docente di filosofia allo scientifico Pitagora di Selargius, coniuga tattica e fuorigioco con Socrate e Platone. E il calcio? «Da sempre penso che chi allena debba sapere di psicologia e comunicazione. Anche ad alti livelli, la capacità di gestire il gruppo e comunicare con stampa e ambiente, è fondamentale per costruire o rovinare le carriere. A maggior ragione – spiega il professor Virdis – le competenze comunicative e psicopedagogiche sono fondamentali per gli allenatori dei vivai».

Un passaggio, rimarcato dal direttore del settore giovanile del Cagliari Mario Beretta, che la dice lunga sull’affiancamento legato alle nuove generazioni. In perenne sfida con se stessi, tra disagi, tentazioni e tecnologie, gli adolescenti devono trovare nello sport sostegno e fiducia. Allenatore della categoria giovanissimi, autore e responsabile del progetto “Allenatore dalla testa ai piedi”, Virdis taglia corto: «Il calcio giovanile è una palestra globale che deve fornire ai ragazzi strumenti per affrontare non solo il calcio, ma anche la vita nel migliore dei modi. Alla Sigma mi occuperò anche della formazione dei tecnici».

La società di Pasquale Cossu ha aperto un nuovo capitolo dedicato alla formazione. «Gli allenatori, a tutti i livelli, per raggiungere risultati di qualità elevata, devono possedere conoscenze tecniche specifiche. Ma queste risultano sterili se non sono accompagnate dalla capacità di comunicare e interagire nel miglior modo con tutti i collaboratori». Il formatore rilancia: «Psicologia, pedagogia e tecniche di comunicazione sono tanto più necessarie se operano con preadolescenti e adolescenti. Con questo progetto la Sigma rinforza la propria immagine di società alll’avanguardia nel calcio giovanile». Il bersaglio è nitido: «Se si lavora a 360 gradi, i ragazzi possono diventare buoni giocatori, ma anche studenti e cittadini con valori importanti, dotati di equilibrio e autostima». Un percorso che in passato era stato promosso dal dirigente nazionale Figc, Ermanno Cortis.

“Allenatore da testa a piedi” è il primo step. A seguire, la Sigma, con la supervisione di Giuseppe Virdis, ha in cantiere attività formative destinate a ragazzi e genitori e incentrata sul metodo di studio: «In particolare, la metacognizione e le mnemotecniche volte al successo scolastico degli allievi». Il pacchetto è multidisciplinare: nei manuali, il docente idealizza e sviluppa tutti gli sport, dal basket al volley, passando per rugby e pallanuoto, in una sola palestra: equilibrata, vincente e fucina di civiltà.

Mario Frongia

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