serata speciale alla sardegna arena
Brindisi con i dipendenti e gli artefici del miracolo stadio
CAGLIARI. Le emozioni che valgono una vita condivise con chi la quotidianità se la conquista con fatica. In freezer la rabbia per i ko con Sassuolo e Chievo, circa cento tra manovali, carpentieri,...
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CAGLIARI. Le emozioni che valgono una vita condivise con chi la quotidianità se la conquista con fatica. In freezer la rabbia per i ko con Sassuolo e Chievo, circa cento tra manovali, carpentieri, operai e tecnici che hanno messo su in tempi da record la Sardegna Arena, con gli staff operativi del Cagliari, dai giardinieri agli impiegati. Nella "pancia" dello stadio per un saluto e un brindisi simbolico ma dai forti valori affettivi.
Lunedì scorso, l'incontro-riunione si è aperto con un sentito applauso. I 127 giorni spesi per metter su un impianto sportivo per professionisti costato dieci milioni di euro, sono e rimarranno un gol da Champions. Da qui, il luccichio negli occhi di Tommaso Giulini. Le parole affettuose per i team, capaci dal 3 maggio di rispondere a testa alta a difficoltà, contrattempi, caldo afoso. Più, tanta gratitudine: per il consigliere Stefano Signorelli, per il direttore dei lavori Sandro Gosti, per il titolare della Blu Shark, l'impresa che ha portato avanti i cantieri, Marco Isola. Per icona speciale dei rossoblù, Fabio Pisacane.
Tra semplicità e lavoro, onestà e tenacia, il difensore è stato preso ad esempio dal patron. Visibilmente emozionato, Pisacane ha ricordato la sua storia: un male implacabile, l'ospedale, il coma. Quindi, la lenta ripresa. A sgobbare nelle categorie inferiori. Per poi, approdare al Cagliari a trent'anni con l'esordio e il primo gol in A. Un bel film, incastonato per bene in una serata che ha premiato un po' tutti.
Mario Frongia
Lunedì scorso, l'incontro-riunione si è aperto con un sentito applauso. I 127 giorni spesi per metter su un impianto sportivo per professionisti costato dieci milioni di euro, sono e rimarranno un gol da Champions. Da qui, il luccichio negli occhi di Tommaso Giulini. Le parole affettuose per i team, capaci dal 3 maggio di rispondere a testa alta a difficoltà, contrattempi, caldo afoso. Più, tanta gratitudine: per il consigliere Stefano Signorelli, per il direttore dei lavori Sandro Gosti, per il titolare della Blu Shark, l'impresa che ha portato avanti i cantieri, Marco Isola. Per icona speciale dei rossoblù, Fabio Pisacane.
Tra semplicità e lavoro, onestà e tenacia, il difensore è stato preso ad esempio dal patron. Visibilmente emozionato, Pisacane ha ricordato la sua storia: un male implacabile, l'ospedale, il coma. Quindi, la lenta ripresa. A sgobbare nelle categorie inferiori. Per poi, approdare al Cagliari a trent'anni con l'esordio e il primo gol in A. Un bel film, incastonato per bene in una serata che ha premiato un po' tutti.
Mario Frongia