NAPOLI
Niente riposo per Mertens, Insigne e Callejon
NAPOLI. Il Napoli è tornato al lavoro per preparare il match contro il Cagliari in programma domenica all’ora di pranzo. Sarri ha diviso la squadra in due gruppi. Chi ha giocato in Champions martedì...
2 MINUTI DI LETTURA
NAPOLI. Il Napoli è tornato al lavoro per preparare il match contro il Cagliari in programma domenica all’ora di pranzo. Sarri ha diviso la squadra in due gruppi. Chi ha giocato in Champions martedì ha svolto lavoro rigenerante in palestra e circuito di forza, gli altri uomini della rosa sono stati impegnati in una seduta tecnico tattica. Chiusura con partita a tutto campo con due squadre miste e un largo ricorso alla formazione Primavera. L’allenatore degli azzurri non si è sbilancoato sulla formazione che manderà in campo ma ha lasciato capire che ci sarà un certo tuornover in difesa e, forse anche a centrocampo. Giocheranno invere i tre attaccanti che attraversano uno straordinario momento di forma e che hanno già messo a segno trenta gol in dieci partite. Una media che non lascia dormire tranquillo Rastelli.
Sarri è invece tornato sulla polemiche legate alle convocazioni nelle nazionali impegnate il prossimo fine settimana. Il tecnico si era lamentato chiedendo che il calendario «vada riformato, per il bene del calcio, perché per come è impostato non credo ci siano i presupposti per far rendere al meglio i giocatori».
«Si parla di pausa per le Nazionali – ha commentato dopo la vittoria in Champions – , ma non esiste una pausa se rientrano giocatori con 10mila chilometri di trasferte alle spalle. Poi non si può pretendere che facciano tre partite in sette giorni. Non è giusto nemmeno nei confronti di presidenti che pagano stipendi da un milione di euro al mese. Le nazionali vanno completamente riformate».
Sarri è invece tornato sulla polemiche legate alle convocazioni nelle nazionali impegnate il prossimo fine settimana. Il tecnico si era lamentato chiedendo che il calendario «vada riformato, per il bene del calcio, perché per come è impostato non credo ci siano i presupposti per far rendere al meglio i giocatori».
«Si parla di pausa per le Nazionali – ha commentato dopo la vittoria in Champions – , ma non esiste una pausa se rientrano giocatori con 10mila chilometri di trasferte alle spalle. Poi non si può pretendere che facciano tre partite in sette giorni. Non è giusto nemmeno nei confronti di presidenti che pagano stipendi da un milione di euro al mese. Le nazionali vanno completamente riformate».