«Vincere il derby è un’emozione speciale»
di Paolo Muggianu
Mauro Giorico il giorno dopo il trionfo dell’Arzachena sull’Olbia: «Ci toglieremo altre soddisfazioni ma restiamo umili»
31 ottobre 2017
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ARZACHENA. Il rotondo successo dell’Arzachena sull’Olbia nel primo derby tutto gallurese nel campionato di serie C porta la firma soprattutto di Mauro Giorico. E’ l’allenatore algherese l’ artefice dell’exploit. Ha sopperito alle assenze di tre giocatori (Bonacquisti, Nuvoli e Casini) nella zona nevralgica del campo arretrando Lisai e Bertoldi che sono molto più offensivi e davanti provando per la prima volta dall’inizio Curcio dietro Vano e Sanna. Una scelta dettata dal fatto che poche erano le soluzioni e mister Giorico ci ha creduto subito.
Mister, nella trasferta a Carrara, l’ammonizione di Casini, con conseguente squalifica, ha fatto scattare inl’idea che si è rivelata vincente?
«L’idea di schierare tutti insieme Curcio, Sanna e Vano, con Bertoldi e Lisai arretrati a centrocampo a far compagnia a La Rosa, l’ho pensata nel viaggio di ritorno per la Sardegna. Sapevo benissimo che le soluzioni erano poche, quindi perché non provare a essere pericolosi con tutti i giocatori di attacco che ho a disposizione. È andata benissimo».
Quanti meriti si prende per questo successo? Una rivincita con la squadra con cui ha vinto un campionato di Eccellenza e poi l’anno successivo è stato esonerato?
«Avendo le idee chiare sull’undici da mandare in campo domenica sera, ho provato per tutta la settimana la squadra con questo modulo. La vittoria è senza ombra di dubbio meritata, ma non penso che da parte mia sia una rivincita verso la società dell’Olbia. Però ancora oggi non capisco l’esonero, dopo aver vinto il campionato di Eccellenza siamo partiti benissimo in serie D, poi c’è stata una flessione che ci ha fatto scivolare al quarto posto e così hanno deciso di esonerarmi. Ma bisogna ricordare che noi eravamo una matricola e avevamo un budget per costruire la squadra di gran lunga inferiore rispetto ad altri club. Ecco perchè ancora oggi non capisco quell’esonero. Al termine di quella stagione l’Olbia chiuse al quarto posto, vale a dire lo stesso piazzamento con cui l’avevo lasciata io».
Meglio chiudere con i festeggiamenti e pensare ai prossimi impegni?
«È quello che ho detto ai ragazzi. Adesso ci attendono due gare in trasferta contro Cuneo e Prato, sfide con avversari che puntano, come noi allasalvezza. Siamo decisi più che mai a continuare a fare bene, il derby è acqua passata e adesso testa e gambe ai prossimi due incontri, intervallati dal mercoledì in cui il campionato giocherà, ma noi osserveremo il turno di riposo».
A Cuneo rientra Casini dalla squalifica, mentre saranno ancora indisponibili sia Bonacquisti che Nuvoli, ma avranno una settimana in più di allenamento con i nuovi compagni sia Ivano Baldanzeddu e sia Fabio Varricchio?
«Varricchio si è allenato con noi per circa un mese e poi è dovuto tornare a casa, mancava da una quindicina di giorni, perciò non è ancora pronto. Lo stesso vale per Ivano che si è allenato con una squadra di Eccellenza, ma e gli manca il ritmo partita che verrà acquistato allenamento dopo allenamento. Due giocatori che ci daranno una mano».
Mister, nella trasferta a Carrara, l’ammonizione di Casini, con conseguente squalifica, ha fatto scattare inl’idea che si è rivelata vincente?
«L’idea di schierare tutti insieme Curcio, Sanna e Vano, con Bertoldi e Lisai arretrati a centrocampo a far compagnia a La Rosa, l’ho pensata nel viaggio di ritorno per la Sardegna. Sapevo benissimo che le soluzioni erano poche, quindi perché non provare a essere pericolosi con tutti i giocatori di attacco che ho a disposizione. È andata benissimo».
Quanti meriti si prende per questo successo? Una rivincita con la squadra con cui ha vinto un campionato di Eccellenza e poi l’anno successivo è stato esonerato?
«Avendo le idee chiare sull’undici da mandare in campo domenica sera, ho provato per tutta la settimana la squadra con questo modulo. La vittoria è senza ombra di dubbio meritata, ma non penso che da parte mia sia una rivincita verso la società dell’Olbia. Però ancora oggi non capisco l’esonero, dopo aver vinto il campionato di Eccellenza siamo partiti benissimo in serie D, poi c’è stata una flessione che ci ha fatto scivolare al quarto posto e così hanno deciso di esonerarmi. Ma bisogna ricordare che noi eravamo una matricola e avevamo un budget per costruire la squadra di gran lunga inferiore rispetto ad altri club. Ecco perchè ancora oggi non capisco quell’esonero. Al termine di quella stagione l’Olbia chiuse al quarto posto, vale a dire lo stesso piazzamento con cui l’avevo lasciata io».
Meglio chiudere con i festeggiamenti e pensare ai prossimi impegni?
«È quello che ho detto ai ragazzi. Adesso ci attendono due gare in trasferta contro Cuneo e Prato, sfide con avversari che puntano, come noi allasalvezza. Siamo decisi più che mai a continuare a fare bene, il derby è acqua passata e adesso testa e gambe ai prossimi due incontri, intervallati dal mercoledì in cui il campionato giocherà, ma noi osserveremo il turno di riposo».
A Cuneo rientra Casini dalla squalifica, mentre saranno ancora indisponibili sia Bonacquisti che Nuvoli, ma avranno una settimana in più di allenamento con i nuovi compagni sia Ivano Baldanzeddu e sia Fabio Varricchio?
«Varricchio si è allenato con noi per circa un mese e poi è dovuto tornare a casa, mancava da una quindicina di giorni, perciò non è ancora pronto. Lo stesso vale per Ivano che si è allenato con una squadra di Eccellenza, ma e gli manca il ritmo partita che verrà acquistato allenamento dopo allenamento. Due giocatori che ci daranno una mano».