serie d
Cerbone e il miracolo Budoni «Ma non siamo ancora salvi»
BUDONI. Prima delle sarde e sei punti di vantaggio sulla sest’ultima posizione. E’ stata una domenica ricca di soddisfazioni per il Budoni che battendo nel derby il Latte Dolce, raggiunge a quota 27...
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BUDONI. Prima delle sarde e sei punti di vantaggio sulla sest’ultima posizione. E’ stata una domenica ricca di soddisfazioni per il Budoni che battendo nel derby il Latte Dolce, raggiunge a quota 27 la Lupa Roma sconfitta a Cassino. «Ci siamo goduti la vittoria ma abbiamo la mente già rivolta alla battaglia che ci aspetta domenica a San Teodoro» dice l’allenatore Raffaele Cerbone.
Sei punti sul Flaminia sono un buon margine anche per un eventuale passo falso?
«Non si possono fare questi conti quando mancano 13 gare alla fine e noi non abbiamo un margine che ci possa far permettere di abbassare la guardia».
Comunque grazie alle tre vittorie di fila si può affrontare il finale di campionato più serenamente.
«Questa è la dimostrazione che stiamo crescendo però in questo campionato, si fa anche in fretta a perdere quello che di buono si è fatto. Non è retorica. Basta perdere qualche partita per ritrovarsi nella mischia. L’importante è conservare lo spirito giusto, cosa che contro i Latte Dolce, nella prima parte della gara non abbiamo avuto e questo, ci deve far riflettere».
Essere prima delle sarde davanti a squadre vi riempie certo d’orgoglio?
«Sinceramente no. Queste cose le lascio ai tifosi, il primato tra le sarde per ora non significa niente, sono contento che la società possa essere felice di questo, ma magari ne riparliamo a fine campionato per ora certi discorsi sono prematuri. Quello che conta invece e che ci eravamo ripromessi di allungare il più possibile in classifica e lo stiamo facendo».
La società ha operato bene sul mercato e nel nuovo anno avete cambiato passo.
«Il direttore e la società hanno cercato d’individuare quei pochi giocatori che fossero funzionali al nostro modo di fare calcio. I risultati ci stanno dando ragione perchè i nuovi arrivati ci hanno dato qualcosa in più».
Vi mancava l’attaccante più prolifico Sartor, ma domenica si è fatto notare il giovane italo-nigeriano Odianose.
«Il ragazzo si sta comportando bene, ha avuto problemi un mese fa, ma per me - come dico sempre - sono tutti titolari. Se uno dimostra di far bene va in campo».
Dove volete arrivare?
«Mi piacerebbe fare di più rispetto all’anno scorso, perché salvarsi, è molto più difficile che vincere l’Eccellenza».
Un unico cruccio, malgrado i risultati. Lo stadio non si riempie, vi manca la spinta del pubblico?
« Noi stiamo facendo il possibile, Spero che in futuro possa esserci più entusiasmo».
Sergio Secci
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Sei punti sul Flaminia sono un buon margine anche per un eventuale passo falso?
«Non si possono fare questi conti quando mancano 13 gare alla fine e noi non abbiamo un margine che ci possa far permettere di abbassare la guardia».
Comunque grazie alle tre vittorie di fila si può affrontare il finale di campionato più serenamente.
«Questa è la dimostrazione che stiamo crescendo però in questo campionato, si fa anche in fretta a perdere quello che di buono si è fatto. Non è retorica. Basta perdere qualche partita per ritrovarsi nella mischia. L’importante è conservare lo spirito giusto, cosa che contro i Latte Dolce, nella prima parte della gara non abbiamo avuto e questo, ci deve far riflettere».
Essere prima delle sarde davanti a squadre vi riempie certo d’orgoglio?
«Sinceramente no. Queste cose le lascio ai tifosi, il primato tra le sarde per ora non significa niente, sono contento che la società possa essere felice di questo, ma magari ne riparliamo a fine campionato per ora certi discorsi sono prematuri. Quello che conta invece e che ci eravamo ripromessi di allungare il più possibile in classifica e lo stiamo facendo».
La società ha operato bene sul mercato e nel nuovo anno avete cambiato passo.
«Il direttore e la società hanno cercato d’individuare quei pochi giocatori che fossero funzionali al nostro modo di fare calcio. I risultati ci stanno dando ragione perchè i nuovi arrivati ci hanno dato qualcosa in più».
Vi mancava l’attaccante più prolifico Sartor, ma domenica si è fatto notare il giovane italo-nigeriano Odianose.
«Il ragazzo si sta comportando bene, ha avuto problemi un mese fa, ma per me - come dico sempre - sono tutti titolari. Se uno dimostra di far bene va in campo».
Dove volete arrivare?
«Mi piacerebbe fare di più rispetto all’anno scorso, perché salvarsi, è molto più difficile che vincere l’Eccellenza».
Un unico cruccio, malgrado i risultati. Lo stadio non si riempie, vi manca la spinta del pubblico?
« Noi stiamo facendo il possibile, Spero che in futuro possa esserci più entusiasmo».
Sergio Secci
©RIPRODUZIONE RISERVATA.