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Coni e Regione in campo per i bambini

Coni e Regione in campo per i bambini

Presentato il progetto “Sport Gioventude”: si partirà a settembre in cento scuole

29 marzo 2018
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CAGLIARI. I bambini e lo sport. Un binomio che in Italia, secondo un accurato studio statistico non è così saldo come accade in tante altre nazioni del mondo. Quei tanto auspicati sessanta minuti di attività fisica al giorno, fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nelle linee guida riguardanti l’attività motoria dei bambini, fondamentali per la crescita equilibrata di una persona, vanno incentivati e lo saranno anche nell’isola con l’ausilio delle istituzioni scolastiche, del Coni e della Regione. L’accordo è stato presentato ieri in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, il numero uno del Coni Gianfranco Fara il presidente del Cip Paolo Poddighe e diversi rappresentanti del mondo della scuola e dello sport.

Il contributo del Coni sardo all’incentivazione dell’attività fisica tra gli scolari più piccini (1ª, 2ª e 3ª elementare), si è tradotto nel progetto “Sport Gioventude” accolto positivamente dalla Regione e approvato dal Consiglio Regionale con la legge di Stabilità di quest’anno che ha erogato un contributo straordinario di duecentomila euro. Il programma didattico prevede due ore settimanali da dedicare alle attività motorie, preferibilmente in orari curriculari.

Il progetto diventerà esecutivo, a partire dal mese di settembre e fino a dicembre, dovranno essere espletate diverse formalità. A partire dalle pre adesioni delle scuole, affidate alle direzioni didattiche; seguiranno le adesioni delle Federazioni che dovranno garantire la presenza di tecnici qualificati. La formazione sarà organizzata dalla Scuola Regionale dello Sport e avrà come obiettivo l’individuazione delle strategie di insegnamento più adatte a garantire lo sviluppo motorio e spichico dei bambini coinvolti nell’iniziativa. Al progetto parteciperanno anche esperti in scienze dell’educazione, in scienze motorie, in medicina dello sport e in scienze della nutrizione. Nel primo anno saranno coinvolte un centinaio di scuole primarie.

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