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Sassari fa festa tra sogni e speranze

Sassari fa festa tra sogni e speranze

L’ippodromo diventa il cuore pulsante del tifo, la squadra accolta da un boato

12 giugno 2018
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SASSARI. Tore Pinna in piedi su un tavolo che arringa la folla e lancia i cori della curva; il presidente Sechi che sale su un trespolo e con un filo di voce ringrazia tutti per il sostegno; mister Tortora che chiede silenzio, alla sua maniera, e attacca con “Carrajoru di Ruseddu”. La notte rossoblù è piccola, dalle parti dell’ippodromo “Pinna”. Domenica il cuore pulsante del tifo torresino (con esclusione dei circa 300 fedelissimi che hanno seguito la squadra in Umbra), si era dato appuntamento nella pineta della struttura di via Verona. Di fronte allo schermo gigante allestito per l’occasione, da fine mattinata in poi poco meno di un migliaio di tifosi hanno sofferto, sperato, gioito e consumato ettolitri di birra, anche per combattere il caldo torrido. «È tutto bellissimo, forza Torres!» dice Tommaso, 5 anni, che in braccio a babbo Fabio festeggia la sua prima promozione. «Io promozioni ne ho vissute tante, così come ho ingoiato tante delusioni – dice Tore Puggioni, storico tifoso della Nord sin dai tempi dei Panthers –. Spero che la serie D sia solo un passaggio, ma intanto è bello potersi gustare questo momento di festa».

Le bandiere al vento, i cori, i balli e la musica dopo il tramonto. Con la grande attesa per il rientro della squadra in città: quando i due van rossoblù varcano i cancelli dell’ippodromo, accompagnati da un boato, mancano pochi minuti a mezzanotte e all’ippodromo ci sono ancora non meno di 250 tifosi. Giocatori e staff fanno fatica ad aprirsi un varco tra due ali di folla, le torce illuminano questa notte rossoblù. «Come noi non ce n’è», canta la folla, aizzata da un Pinna in gran forma, che sulla polo di ordinanza indossa ancora la “sua” fascia di capitano. «Tore Pinna uno di noi», grida il popolo rossoblù, mentre il portierone di Sorso si stringe in un lungo abbraccio con il suo grande amico Alessandro Frau, uno degli ex rossoblù più amati. Mischiati tra la folla ci sono anche altri due ex, Gigi Scotto e Giacomo Demartis, mentre l’argentino Spinola, uno dei protagonisti di questa fantastica stagione, si tira fuori dalla calca tenendo in braccio sua figlia, assonnatissima. Il presidente Sechi stringe mani e riceve pacche sulle spalle, a chi gli chiede del futuro sorride e ripete la stessa frase: «Faremo tutto tenendo i piedi per terra, ora godiamoci questa vittoria».

Se la gode alla grande, il popolo rossoblù, che a tarda notte può andare a finalmente a riposare, stremato e alticcio. Un sonno profondo e sereno, perché l’incubo dell’Eccellenza è finito e al risveglio ci sono un lunedì da affrontare col sorriso, e un’estate in cui provare finalmente a parlare di calcio, soltanto di calcio. (a.si.)

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