Sprint di Bouhanni I big si controllano aspettando le salite
Vuelta, Aru arriva col gruppo e recupera tre posizioni Nibali sta meglio e prova qualche allungo nel finale
31 agosto 2018
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ROMA. Il francese Nacer Bouhanni (Cofidis) si è aggiudicato allo sprint la sesta tappa della Vuelta - da Huercal Overa a San Javier Mar Menor, di 156 km - precedendo al traguardo l'olandese Danny Val Poppel (Lotto Nl-Jumbo) e l'azzurro Elia Viviani (Quick Steps) terzo. Leader della corsa si conferma il francese Rudy Molard (Groupama). Nelle prime posizioni anche gli azzurri Consonni e Trentin rispettivamente quarto e quinto. La tappa doveva essere una frazione di trasferimento adatta per i velocisti ma il gruppo si è invece spaccato in più per una caduta che coinvolto diversi corridori. Gli uomici di classifica sono riusciti a limitare i danni (Fabio Aru ha anzi recuperato qualche posizione) con l’unica eccezione di Pinot che ha perso più diu un minuto e ha compromesso la sua corsa. Bene gli azzurri. Aru continua a pedalare in scioltezza cercando di non sprecare energie mentre Nibali sembra aver superato il periodo di appannamento e nei chilometri finali ha perfino tentato qualche allungo. Un segnale positivo perchè la Vuelta è tutt’altro che decisa ma, soprattutto, perchè dopo la corsa a tappe spagnola c’è l’appuntamento con i campionati del mondo.
Oggi settima tappa con il percorso e l’altimetria della che potrebbero favorie favorire gli scalatori. La frazione è lunga 185,7 kme si sviluppa costantemente su altopiani compresi tra 700 e 1200 metri di quota, ma i GPM “ufficiali” sono soltanto due e sono entrambi di terza categoria: l’Alto Collado de Laude (5 km al 6,1%) non dovrebbe rappresentare un problema a metà gara, mentre l’Alto de Ceal (4,5 km al 5,4%) potrebbe rappresentare un ideale trampolino di lancio con la sua vetta posta a circa 12 km dalla conclusione. Dallo scollinamento in poi nessuna discesa, visto che la strada continuerà a salire in leggero falsopiano fino all’arrivo. Un arrivo quindi non scontato, dove i velocisti puri dovranno stringere i denti se vorranno arrivare a giocarsi la volata di Pozo Alcòn. Al contrario, il percorso potrebbe esaltare la fuga di giornata o qualche attacco nel finale: per gli uomini di classifica ci sarà da fare attenzione.
La classifica:
1) Rudy Molard
Groupama 22h 26' 15''
2)Michal Kwiatkowski +41''
3)Eman. Buchmann +48''
4) Simon Yates +51''
5)Alejandro Valverde +53''
6) Ion Izagirre +1' 11''
7)Tony Gallopin +1' 14''
8)Nairo Quintana +1' 14''
9) Steven Kruijswijk +1' 18''
10) Enric Mas +1' 23''
11) George Bennett +1' 26''
12) M. Ángel López +1' 27''
13) Fabio Aru +1' 28''
14)Rigoberto Urán +1' 29''
15) D. De La Cruz +1' 34'.'
Re.Sp.
Oggi settima tappa con il percorso e l’altimetria della che potrebbero favorie favorire gli scalatori. La frazione è lunga 185,7 kme si sviluppa costantemente su altopiani compresi tra 700 e 1200 metri di quota, ma i GPM “ufficiali” sono soltanto due e sono entrambi di terza categoria: l’Alto Collado de Laude (5 km al 6,1%) non dovrebbe rappresentare un problema a metà gara, mentre l’Alto de Ceal (4,5 km al 5,4%) potrebbe rappresentare un ideale trampolino di lancio con la sua vetta posta a circa 12 km dalla conclusione. Dallo scollinamento in poi nessuna discesa, visto che la strada continuerà a salire in leggero falsopiano fino all’arrivo. Un arrivo quindi non scontato, dove i velocisti puri dovranno stringere i denti se vorranno arrivare a giocarsi la volata di Pozo Alcòn. Al contrario, il percorso potrebbe esaltare la fuga di giornata o qualche attacco nel finale: per gli uomini di classifica ci sarà da fare attenzione.
La classifica:
1) Rudy Molard
Groupama 22h 26' 15''
2)Michal Kwiatkowski +41''
3)Eman. Buchmann +48''
4) Simon Yates +51''
5)Alejandro Valverde +53''
6) Ion Izagirre +1' 11''
7)Tony Gallopin +1' 14''
8)Nairo Quintana +1' 14''
9) Steven Kruijswijk +1' 18''
10) Enric Mas +1' 23''
11) George Bennett +1' 26''
12) M. Ángel López +1' 27''
13) Fabio Aru +1' 28''
14)Rigoberto Urán +1' 29''
15) D. De La Cruz +1' 34'.'
Re.Sp.