Maran si prende il punto: «Un risultato meritato»
di Enrico Gaviano
L’allenatore del Cagliari sorride per lo scampato pericolo e applaude i suoi: «Abbiamo costruito diverse occasioni, la squadra ha dato le risposte che volevo»
27 settembre 2018
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CAGLIARI. Rolando Maran ha tirato un grosso sospiro di sollievo. Contro il Sassuolo, il rigore al tramonto della partita gli aveva tolto la vittoria. Stavolta sempre nei minuti finali un altro penalty contro che, se trasformato, avrebbe fatto perdere al Cagliari la prima partita in casa. «Ma la sconfitta – dice subito lui ai giornalisti – sarebbe stata molto ingiusta. Abbiamo fatto una buona, buonissima partita. E il pari i sembra il risultato che rispecchia meglio quanto mostrato dalle due squadre in campo».
Del resto, il tecnico snocciola le occasioni costruite dalle due squadre. «Se Cragno ha parato un rigore nel finale, non dimentichiamo che anche il loro portiere, Audero, nel primo tempo si è superato per respingere un colpo di testa di Farias. Poi prima dei loro due pali, c’è stato quello ancora di Farias nella ripresa. Insomma, mi sembra che siamo riusciti a batterci alla pari, contro un avversario molto difficile».
Il risultato insomma, soddisfa il mister rossoblù. «Abbiamo avuto anche la possibilità di vincerla, ma potevamo anche perderla. Appunto. Ma quello che voglio sottolineare è l’atteggiamento della squadra. Che ha lottato, sofferto, si è fatta trovare pronta in tutti i frangenti, anche nel corso della ripresa, quando la Sampdoria sembrava potesse prendere anche il sopravvento. Ecco, lo spirito direi che è quello giusto».
Tante rotazioni anche tavolta: in avvio titolari Cigarini e Pisacane, poi durante la partita sono entrati Ionita, Bradaric e Andreolli. «E anche questo è un aspetto importante – sottolinea convinto l’allenatore della formazione rossoblù –. Intanto perché questo significa che la squadra riesce a mantenere la sua identità nonostante i molti cambi. Significa che si sta lavorando bene. Una bella risposta, insomma, da parte di tutta la squadra».
C’è anche da rimarcare la prova di Pavoletti. Era in forse dopo la lombalgia che lo aveva costretto a dare forfait a Parma e, alla fine, ha giocato per tutti i novanta minuti. «Magari avrei voluto dargli un po’ di respiro nel finale. Ma Pisacane aveva i crampi e così ho esaurito definitivamente i cambi facendo uscire Fabio per far entrare Andreolli. Comunque Pavoletti ha fatto un’ottima partita. Ha lottato su tutti i palloni, si è fatto trovare insomma prontissimo, come sempre».
Gli altri cambi a metà del secondo tempo sono serviti a tenere meglio il centrocampo che stava cominciando a concedere troppo alle iniziative blucerchiate. «Direi – replica Maran –, che era giusto dare un po’ di respiro a Joao Pedro che ha dato sempre il massimo, compresa questa volta. Per quanto riguarda Cigarini, era rischioso tenerlo ancora in campo, perché era stato ammonito e dunque poteva beccare un secondo giallo che ci avrebbe costretti a giocare il finale di partita in dieci».
Le scelte insomma, non sono state condizionate dalla prossima gara, in programma già sabato sera contro l’Inter a San Siro. «A quella partita ci penseremo da domani (oggi per chi legge, ndr). Sarà un impegno duro, difficile – conclude Rolando Maran –. Ma le scelte le ho fatte solo in funzione dell’avversario che avevamo davanti, e cioè la Sampdoria».
Del resto, il tecnico snocciola le occasioni costruite dalle due squadre. «Se Cragno ha parato un rigore nel finale, non dimentichiamo che anche il loro portiere, Audero, nel primo tempo si è superato per respingere un colpo di testa di Farias. Poi prima dei loro due pali, c’è stato quello ancora di Farias nella ripresa. Insomma, mi sembra che siamo riusciti a batterci alla pari, contro un avversario molto difficile».
Il risultato insomma, soddisfa il mister rossoblù. «Abbiamo avuto anche la possibilità di vincerla, ma potevamo anche perderla. Appunto. Ma quello che voglio sottolineare è l’atteggiamento della squadra. Che ha lottato, sofferto, si è fatta trovare pronta in tutti i frangenti, anche nel corso della ripresa, quando la Sampdoria sembrava potesse prendere anche il sopravvento. Ecco, lo spirito direi che è quello giusto».
Tante rotazioni anche tavolta: in avvio titolari Cigarini e Pisacane, poi durante la partita sono entrati Ionita, Bradaric e Andreolli. «E anche questo è un aspetto importante – sottolinea convinto l’allenatore della formazione rossoblù –. Intanto perché questo significa che la squadra riesce a mantenere la sua identità nonostante i molti cambi. Significa che si sta lavorando bene. Una bella risposta, insomma, da parte di tutta la squadra».
C’è anche da rimarcare la prova di Pavoletti. Era in forse dopo la lombalgia che lo aveva costretto a dare forfait a Parma e, alla fine, ha giocato per tutti i novanta minuti. «Magari avrei voluto dargli un po’ di respiro nel finale. Ma Pisacane aveva i crampi e così ho esaurito definitivamente i cambi facendo uscire Fabio per far entrare Andreolli. Comunque Pavoletti ha fatto un’ottima partita. Ha lottato su tutti i palloni, si è fatto trovare insomma prontissimo, come sempre».
Gli altri cambi a metà del secondo tempo sono serviti a tenere meglio il centrocampo che stava cominciando a concedere troppo alle iniziative blucerchiate. «Direi – replica Maran –, che era giusto dare un po’ di respiro a Joao Pedro che ha dato sempre il massimo, compresa questa volta. Per quanto riguarda Cigarini, era rischioso tenerlo ancora in campo, perché era stato ammonito e dunque poteva beccare un secondo giallo che ci avrebbe costretti a giocare il finale di partita in dieci».
Le scelte insomma, non sono state condizionate dalla prossima gara, in programma già sabato sera contro l’Inter a San Siro. «A quella partita ci penseremo da domani (oggi per chi legge, ndr). Sarà un impegno duro, difficile – conclude Rolando Maran –. Ma le scelte le ho fatte solo in funzione dell’avversario che avevamo davanti, e cioè la Sampdoria».