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L’Arzachena si arrende solo nel finale

L’Arzachena si arrende solo nel finale

L’Alessandria sfrutta alla perfezione l’unico errore difensivo degli smeraldini e porta via tre punti preziosi dal “Pirina”

22 ottobre 2018
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ARZACHENA. La sensazione è che, in questo momento, l’Arzachena non avrebbe potuto fare di più. Lo 0-1 arrivato al “Biagio Pirina” urla comunque vendetta, per una squadra che, per poco, stava per agguantare un risultato positivo. E invece no, alla fine si è deciso tutto su un corner: così l’Alessandria, che veniva da ben quattro pareggi di fila, è riuscita a ottenere la vittoria. Fossimo nella boxe, nella conta dei punti avrebbe meritato l’Arzachena. Il calcio, però, non perdona. Giorico deve fare i conti con alcune assenze rilevanti, come Bonacquisti e Nuvoli, neanche convocati, e Loi che inizia dalla panchina. 4-3-1-2: Davanti il tandem formato da Gatto e Sanna, con Taufer dietro le punte a girare in lungo e in largo per la trequarti. Per l’Alessandria formazione identica a quella vista in campo mercoledì scorso contro l'Olbia. Solita difesa a tre, con Gazzi in mediana a guidare il centrocampo e lì davanti De Luca e Santini a fare a spallate con i difensori di casa. Viste le condizioni fisiche differenti ci si sarebbe aspettato un avvio subito ad alti livelli per i piemontesi, al contrario la prima frazione di gioco vede le due squadre opporsi alla pari. Di più, le occasioni degne di nota sono poche, appena un paio, ed entrambe portano la firma dell'Arzachena. La prima al nono minuto, con Taufer che serve Sanna, il quale si vede l’estremo difensore avversario venire incontro e ci prova con il pallonetto. La traiettoria della sfera termina però a lato della porta. L’altra azione da rilevare è alla mezz’ora. Stavolta Gatto indietreggia, riceve palla e si improvvisa assist-man mettendo in mezzo dalla destra un interessante cross per Sanna, che tra due difensori avversari riesce a colpire di testa ma la conclusione è debole e imprecisa. Termina così il primo tempo. L’Alessandria è più ordinata nella costruzione di gioco, ma una volta giunta nella trequarti smeraldina si perde tra le maglie avversarie. L’Arzachena, invece, è aggressiva ma in fase di possesso troppo frenetica e spesso ricorre ai lanci lunghi. Si propone più volte nel centrocampo piemontese, ma non riesce a servire i suoi uomini offensivi. Si torna in campo e dopo sette minuti l’Arzachena va in gol con Busatto ma è fuorigioco, l'Alessandria vuole rendersi pericolosa e lo fa capire poco dopo l'ora di gioco, con una conclusione di Badan dalla destra che trova in pieno la risposta del secondo palo. Entrambi gli allenatori cercano di cambiare le sorti della gara ed effettuano diversi cambi. Al 75’ proprio il neo entrato Porcheddu riceve al limite da Pandolfi e calcia di prima, ma la risposta del portiere è pronta. Le due formazioni aumentano la mole di gioco, l’Arzachena sembra soffrire meno gli attacchi sugli esterni, ma l’Alessandria prende coraggio col passare dei minuti sino al 78’. Al sesto calcio d’angolo guadagnato - contro i zero dei padroni di casa -, i piemontesi lo sfruttano al meglio. Dal corner va Bellazzini e in mezzo, a distanza ravvicinata dalla porta, il colpo di testa vincente è di De Luca, che supera Ruzittu e trova il vantaggio.

La formazione casalinga comunque ci prova e nei minuti finali è reattiva, l’Alessandria, ottenuto il gol, si compatta ed evita ogni sbavatura. Così maturerà alla fine la vittoria degli ospiti.

Al 90’ è infatti 0-1 al “Pirina”. Tra i migliori in campo per i galluresi entra di diritto La Rosa. Sull’episodio che ha portato al gol, le colpe vanno divise con tutto il reparto difensivo, che però nel resto dei novanta minuti ha saputo mantenere in ombra i due attaccanti piemontesi.

Concedere diversi calci d’angolo, d’altronde, comporta una probabilità maggiore di rischio. Mauro Giorico ha però poco da rimproverare ai suoi.

Paolo Ardovino

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