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Il Cagliari punta sull’usato sicuro

Roberto Muretto
Il Cagliari punta sull’usato sicuro

Il tecnico Maran non cambia la formazione contro il Chievo. C’è un solo dubbio: ballottaggio tra Srna e Faragò a destra

27 ottobre 2018
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CAGLIARI. Chissà cosa passa per la testa di Maran. Dopo stagioni brillanti col Chievo, vedere la squadra veneta sull’ultimo gradino della classifica non deve essere una sensazione piacevole. Sull’altra panchina ci sarà Giampiero Ventura, anche lui un ex. Ma nel calcio i sentimenti si bruciano in fretta, il timoniere del Cagliari ora rema sulla barca rossoblù e per un pomeriggio si farà crescere il pelo sullo stomaco. Quella di domani è una partita da vincere. Tre punti pesantissimi per stare a distanza di sicurezza dalla zona pericolosa.

Tensione. Guai a pensare che il Chievo sia uno sorta di sparring partner. Forse quella di domani pomeriggio è la partita più difficile che il Cagliari gioca dall’inizio della stagione. Conta poco la classifica se non affronti col giusto approccio un avversario che metterà sul campo la disperazione di chi sa di avere l’acqua alla gola. Maran ha lavorato molto in settimana su questo aspetto. È stato (come sempre) un martello pneumatico. Il Cagliari deve dare continuità ai risultati, proseguire sulla strada intrapresa, migliorare le cose che non vanno.

Scelte. I dubbi non sono tanti. Il primo ballottaggio è tra Srna e Faragò. Il croato ha recuperato dal problema alla schiena. Faragò lo ha sostituito bene e a Firenze ha giocato un’ottima gara. Non sarà facile decidere chi tenere fuori. L’altro dubbio è in difesa. Romagna finirà ancora in panchina? Le sensazioni sono proprio queste, considerato che sia Ceppitelli che Pisacane sono stati impeccabili la scorsa domenica. Per il resto non cambierà nulla, con Bradaric a dettare i tempi, Barella e Ionita sulle corsie e Castro trequartista.

Gli attaccanti. Farias è sempre ai box ma anche se fosse stato arruolato, non avrebbe giocato. Ormai Maran è orientato sulla coppia Joao Pedro-Pavoletti. Ha due motivi per farlo: i due si sono integrati benissimo. Il neo papà è abile all’interno dell’area, non solo nel gioco aereo. Ma sa anche tenere palla e far salire la squadra. Joao diventa spesso letale se gioca più vicino alla porta e non deve sfiancarsi in continui recuperi.

Ceppitelli si Instagram. Il difensore rossoblù ha risposto al termine dell’allenamento alle tante domande e curiosità dei tifosi rossoblù. Eccone alcune. Il gol i ndimenticabile? «Sicuramente quello contro l’Atalanta, ha significato la salvezza matematica lo scorso anno. È stata una liberazione personale e di squadra». Il difensore da prendere ad esempio? «Nesta. Classe, determinazione ed efficacia. Incarnava quasi il difensore perfetto». Il consiglio per un difensore? «Restare concentrati durante tutta la partita, la concentrazione per un difensore è l’arma più importante». L’attaccante più forte affrontato? «Ce ne sono tanti, ma quelli più forti sono sicuramente Higuain, Icardi. Anche Tevez è stato un avversario ostico». Perché il numero 23? «Fin da bambino mi ha sempre affascinato. Era indossato da diversi giocatori come Materazzi, che quando ero piccolo e mi piaceva moltissimo. Quando ho potuto l’ho scelto d’accordo con uno dei miei migliori amici. Idolo da bambino? Ronaldo, il “Fenomeno”. Per me incarnava il calciatore perfetto, aveva davvero tutte le qualità».



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