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La Dinamo parte bene e vince al fotofinish

di Andrea Sini
La Dinamo parte bene e vince al fotofinish

Match durissimo con i lituani del Lietkabelis, deciso da Pierre a 2”9 dalla sirena Sassaresi piuttosto discontinui, ma alla fine cuore e testa fanno la differenza

17 ottobre 2019
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SASSARI. L’incoscienza di chi gioca col fuoco e rischia di bruciarsi, la perseveranza e infine la lucidità di chi davvero vuole vincerla a tutti i costi. La Dinamo di Gianmarco Pozzecco inizia con una vittoria da infarto la sua avventura nella Champions League, ma il 79-78 maturato contro i lituani del Lietkabelis è fatto di tante luci e anche qualche ombra.

Vittoria preziosa. La luce, abbaglianti, è soprattutto quella di un Dyshawn Pierre che sembra quasi avere il motore truccato rispetto a tutti gli altri uomini in campo: l’ala canadese, papà da una settimana, non vince la partita da solo, ma quasi, con 24 punti, due soli errori al tiro e 12 rimbalzi. Le ombre sono invece quelle di una squadra che si porta dietro i postumi dello schiaffo di domenica con Trieste, con troppi giocatori molto discontinui nell’arco dei 40’ e un gioco di squadra un po’ “scarico” che per lunghi tratti non ha portato a niente. Bene così, per il momento, perché questa vittoria è preziosa e potrebbe pesare tanto. Ma la settimana di tempo che separa i sassaresi dal prossimo impegno (domenica il Banco ha il suo turno di riposo in campionato), sarà fondamentale per sistemare un po’ di cose.

Finale da infarto. La Dinamo si mette più volte nei guai ed è costretta a vincerla due volte: a 1’30” dalla fine è avanti 77-70, con Gentile che ha appena sbagliato la tripla del ko. Poi il Banco si rilassa, Jerrells regala tre tiri liberi a Lekunas (77-75 a 31”) e dopo una palla gettata via da Bilan, Lipkevicius piazza la tripla del 77-78 a meno di 6” dalla sirena. Lo psicodramma sembra dietro l’angolo, invece sulla rimessa la palla va a Pierre, che forza la penetrazione, subisce fallo e fa 2 su 2 dalla lunetta a 2”9. L’ultimo possesso è per Brown, che però cincischia troppo e tenta la tripla quando la sirena ha già suonato. Il sospiro di sollievo di Pozzecco e di tutto il palazzetto spettina i giocatori e i tifosi del parterre.

Un match durissimo. L’intero match è caratterizzato da un’infinita serie di piccoli strattoni. Dall’8-5 al 10-13 sino al 21-21 del primo quarto, nel quale tra i sassaresi si vede per la prima volta il lituano Sorokas. Le due squadre se le danno di santa ragione e alternano ottime giocate a pericolose amnesie. La Dinamo ha la fortuna di avere un super Pierre, che fa di tutto e al 16’ è già a quota 15 punti. Nessuna delle due squadre riesce a prendere in mano il match, ma a cavallo dei periodi centrali la Dinamo incassa un break di 1-13, scivolando dal 39-34 (39-38 a metà gara), sino al 40-47 firmato da Dimsa in contropiede al 24’. Bilan ha già 4 falli, Sakic da fuori fa 42-50, poi ad accendere il motore della Dinamo è il solito Pierre, poi piano piano si svegliano anche gli altri. Sorokas piazza la tripla del 50-53, Jerrells, Evans e McLean battono un colpo e alla terza sirena è ancora parità (57-57). I lituani partono ancora una volta più forte (59-64), il Banco prova a riordinare le idee e trova ancora punti da Evans, McLean e Jerrells. A 6’ dalla fine i sassaresi sono a -1 (65-66), con il match ancora tutto da giocare.

È il momento chiave della gara: la difesa finalmente inizia a lavorare con continuità e dall’altra parte, anche se Pierre non vede mai la palla, arrivano due triple da un quintale l’una: a firmarle sono Jerrells e Gentile e a 3’17” la Dinamo è di nuovo avanti, 73-68, Bilan fa +7 e sembra fatta. Poi i fuochi d’artificio finali, con le ingenuità sassaresi, la super tripla di Lipkevicius e la glaciale precisione di Pierre dalla lunetta. Vince la Dinamoe per stavolta va benissimo così: la Champions league è tutta da giocare. E sarà durissima.

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