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Una Dinamo schiacciasassi rade al suolo la Virtus Roma

di Andrea Sini
Una Dinamo schiacciasassi rade al suolo la Virtus Roma

Match di straordinaria intensità dei sassaresi, che ottengono il quinto successo in sei gare Primo quarto in altalena, poi nei periodi centrali il Banco accelera senza pietà sino al +44

03 novembre 2019
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SASSARI. Sorrisi e triple, abbracci e una difesa feroce. Grandinano canestri e piovono buone notizie, al PalaSerradimigni, dove la Dinamo rade al suolo senza pietà la Virtus Roma, 108-72, nell’anticipo della settima giornata della serie A. Ma la quinta vittoria in 6 gare di campionato (con il secondo posto temporaneo in solitaria), porta con sè anche l’abbraccio finale tra coach Pozzecco e Curtis Jerrells, dopo gli attriti degli ultimi giorni. Sia la guardia americana che Jamel McLean, l’altro elemento apparentemente un po’ slegato dal gruppo, hanno giocato con lo spirito giusto.

La partita. La Dinamo parte bene, ma il match non è subito in discesa: il solito quintetto di partenza, con Spissu, Vitali, Pierre, Evans e Bilan, difende duro e spinge forte in contropiede. I centri da lontano di Spissu ed Evans valgono il primo strappo, ma dal 14-2 la Virtus si rimette in modo con Budford e Kyzlink e risale immediatamente a -4 (18-12 a 3’23” dalla prima sirena). Pozzecco chiede timeout e fa entrare come settimo e ottavo uomo Jerrells e McLean, inserendo poi nelle rotazioni anche Magro. Il gioco biancoblù ristagna, l’ex cagliaritano Rullo colpisce da lontano, Jefferson schiaccia nel traffico e a fine periodo il vantaggio sassarese è di un solo punto, 25-24. La Virtus ha un Kyzlink immarcabile ed è proprio lui a siglare l’aggancio con un gioco da tre punti (27-27), Spissu rientra e il ritmo cambia, ma il play sassarese commette tre falli in un amen (il secondo è un tecnico).

La spallata. La Dinamo fa fatica ma tiene l’inerzia dalla sua parte, la difesa ritrova un certo equilibrio e basta accelerare un po’ per dare un’altra spallata: Vitali va sino in fondo, Bilan fa centro da lontano e da sotto e a 4’ dal riposo la Dinamo è di nuovo a +10, 39-29. La Virtus nel frattempo muove il punteggio solo dalla lunetta all’improvviso i sassaresi rompono gli ormeggi anche in attacco: arriva una grandinata di triple e alla festa partecipano Jerrells, Gentile, Pierre e Vitali, con la magia di Jerrells sulla sirena che fissa il punteggio sul 57-35.

Razzi&mortaretti. La Dinamo esce dagli spogliatoi con lo stesso furore agonistico del primo tempo, difende duro e con Bilan, Pierre e Vitali piazza un ulteriore break di 13-2, volando nel giro di 2’20” a +33, 70-37. Bucchi si decide a chiedere timeout solo a 5’15” dalla terza sirena, quando il tabellone dice 74-42. Pozzecco gongola ma riesce ad adirarsi per un canestro in transizione subito sul +29, poi il bombardamento riprende con Spissu e Pierre e a fine periodo il Banco è volato su un sontuoso +35, 88-53.

Sul velluto. Poz dà spazio a Bucarelli, la Dinamo non rallenta e Roma barcolla. Il bombardamento sassarese continua e a 7’25” dalla fine il Banco è già a quota 100 (a 57). C’è spazio anche per capitan Devecchi, Bucarelli firma dalla lunetta il massimo vantaggio sul +44 (104-60). Il palazzetto si alza in piedi ad applaudire con convinzione, la Dinamo finisce la gara con 5 italiani in campo e il tabellone dice 108-72. Diluvia su piazzale Segni, ma sul parquet piovono soltanto belle notizie.

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