equitazione
L'highlander dell’endurance: il sassarese Gianni Mura a 71 anni non ha rivali
Giovanni Manca
Ha vinto in sella al giovane Casanova la prova del circuito regionale disputata a Barrali
18 dicembre 2019
2 MINUTI DI LETTURA
SASSARI. Che impresa il sassarese Gianni Mura, vincere la prova più dura dell’endurance equestre, quella di velocità sulla distanza di 90 chilometri, alla media di 15km/h. e questo alla bellezza di 71 anni. È proprio una passionaccia quella che muove questo signore, già nonno da un pezzo, a lavorare con i cavalli tutti i giorni, tenendo lezioni ai principianti come ai cavalieri più provetti, ma domenica si è tolto la soddisfazione di lasciare tutti dietro la coda del suo Casanova e tagliare il traguardo da solo.
Gianni, ha “rubato” con destrezza il suo regalo di Natale?
« Sono molto contento. è un risultato che ho voluto fin dal primo giro di gara, ho corso sempre avanti, è stato faticoso sia per me che per Casanova, ma ci siamo riusciti. Anche la fortuna ci ha aiutati, ma noi ci abbiamo provato da subito, e per gli altri sono certo ci saranno altre occasioni».
Come è nata questa ormai saldissima passione?
«Sono sempre stato appassionato di cavalli, fin da ragazzo, ma mi sono dedicato a loro un po’ tardi. Avevo quaranta anni quando ho iniziato all’ippodromo Pinna con Mississippi, un sauro meraviglioso con cui ho preso il 1° grado di salto ostacoli».
Però adesso monta soprattutto in campagna.
«La passione per la campagna è cresciuta passando tramite il cross, poi di seguito il Trec per arrivare infine all’endurance che ormai mi assorbe totalmente».
I cavalli della sua vita?
« Mississippi prima di tutti, con lui sono cresciuto e ho esplorato l’universo equino: dai concorsi, al cross e poi il Trec, le passeggiate e il Babbo Natale per le vie di Sassari e infine la scuola, un cavallo che ha insegnato a tutti come si sta in sella. La cavalla più performante è stata Quella Vianale, una baia di grandissima qualità. Mi ha dato molte soddisfazioni, ma è morta troppo presto; e poi Ozzastra, una saura del vecchio Istituto di incremento ippico che ho qualificato per le internazionali di endurance. E adesso c’è Casanova, un arabo grigio molto volenteroso. Ma sono tanti i cavalli che sono passati sotto la mia sella».
Nella gara tenutasi al Karalis Horse a Barrali, vicino a Cagliari, Gianni Mura in sella al suo arabo Casanova ha lasciato a 12’ Ilaria Bresciani con Tradita, mentre al terzo posto è arrivata Arianna Cuccu con Paco.
Nella regolarità lunga è stata Alba Fois con Almeida a 37 battiti a vincere davanti a Fabrizio Pintore con Rundinedda del Golfo a 43 battiti e Salvatore Mulas su Vento di Gallura a 45 battiti. Nella regolarità breve, infine, sono saliti sul podio Lorenzo Cambedda con Salida a 26 battiti, Marika Soro con Burgesu a 32 battiti e Giovanni Porcella con Steddau Ses Tue a 33 battiti.
Gianni, ha “rubato” con destrezza il suo regalo di Natale?
« Sono molto contento. è un risultato che ho voluto fin dal primo giro di gara, ho corso sempre avanti, è stato faticoso sia per me che per Casanova, ma ci siamo riusciti. Anche la fortuna ci ha aiutati, ma noi ci abbiamo provato da subito, e per gli altri sono certo ci saranno altre occasioni».
Come è nata questa ormai saldissima passione?
«Sono sempre stato appassionato di cavalli, fin da ragazzo, ma mi sono dedicato a loro un po’ tardi. Avevo quaranta anni quando ho iniziato all’ippodromo Pinna con Mississippi, un sauro meraviglioso con cui ho preso il 1° grado di salto ostacoli».
Però adesso monta soprattutto in campagna.
«La passione per la campagna è cresciuta passando tramite il cross, poi di seguito il Trec per arrivare infine all’endurance che ormai mi assorbe totalmente».
I cavalli della sua vita?
« Mississippi prima di tutti, con lui sono cresciuto e ho esplorato l’universo equino: dai concorsi, al cross e poi il Trec, le passeggiate e il Babbo Natale per le vie di Sassari e infine la scuola, un cavallo che ha insegnato a tutti come si sta in sella. La cavalla più performante è stata Quella Vianale, una baia di grandissima qualità. Mi ha dato molte soddisfazioni, ma è morta troppo presto; e poi Ozzastra, una saura del vecchio Istituto di incremento ippico che ho qualificato per le internazionali di endurance. E adesso c’è Casanova, un arabo grigio molto volenteroso. Ma sono tanti i cavalli che sono passati sotto la mia sella».
Nella gara tenutasi al Karalis Horse a Barrali, vicino a Cagliari, Gianni Mura in sella al suo arabo Casanova ha lasciato a 12’ Ilaria Bresciani con Tradita, mentre al terzo posto è arrivata Arianna Cuccu con Paco.
Nella regolarità lunga è stata Alba Fois con Almeida a 37 battiti a vincere davanti a Fabrizio Pintore con Rundinedda del Golfo a 43 battiti e Salvatore Mulas su Vento di Gallura a 45 battiti. Nella regolarità breve, infine, sono saliti sul podio Lorenzo Cambedda con Salida a 26 battiti, Marika Soro con Burgesu a 32 battiti e Giovanni Porcella con Steddau Ses Tue a 33 battiti.