il personaggio
E il palazzetto applaude il “vecchio amico” Teodosic
SASSARI. Quattro anni fa il primo incontro, e per il pubblico del palazzetto fu amore a prima vista. Ieri il deja vu, stesso posto, stessa avversaria, la Dinamo. Milos Teodosic era il personaggio più...
23 dicembre 2019
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SASSARI. Quattro anni fa il primo incontro, e per il pubblico del palazzetto fu amore a prima vista. Ieri il deja vu, stesso posto, stessa avversaria, la Dinamo. Milos Teodosic era il personaggio più atteso della sfida di ieri: la stella serba della Virtus Bologna, tornata in Europa dopo una non felicissima parentesi nella Nba, ieri ha rimesso piede al PalaSerradimigni, dove il 25 novembre 2015 aveva dato spettacolo con la maglia del Cska Mosca in un match di Eurolega. Quella sera, al momento della sua uscita dal campo, i 4500 del palazzetto si erano alzati in piedi ad applaudire.
Ieri il discorso è ripreso esattamente nello stesso punto, con un grande applauso tutto per lui al momento della presentazione delle squadre. «Ho apprezzato molto quell’applauso a un vero campione», ha detto a fine gara Pozzecco. E Teodosic, 32 anni, uno dei giocatori europei più forti e impattanti dell’ultimo decennio, non ha deluso le attese: subito due triple, tanto per prendere confidenza con la partita, poi tante giocate del suo livello, che è nettamente superiore a quello degli altri giocatori in campo. La Dinamo ha provato a marcarlo mettendogli addosso a turno Vitali, Pierre e Gentile, trovando infine la chiave per contenere il suo pick&roll mandandogli sopra il lungo dopo avere cambiato sul blocco.
Costretto a fare gli straordinari e a caricarsi spesso la squadra sulle spalle, il serbo è calato alla distanza, chiudendo comunque con 22 punti e 10 assist. A fine partita, ovviamente, il pubblico lo ha salutato con un applauso. Alla prossima. (a.si.)
Ieri il discorso è ripreso esattamente nello stesso punto, con un grande applauso tutto per lui al momento della presentazione delle squadre. «Ho apprezzato molto quell’applauso a un vero campione», ha detto a fine gara Pozzecco. E Teodosic, 32 anni, uno dei giocatori europei più forti e impattanti dell’ultimo decennio, non ha deluso le attese: subito due triple, tanto per prendere confidenza con la partita, poi tante giocate del suo livello, che è nettamente superiore a quello degli altri giocatori in campo. La Dinamo ha provato a marcarlo mettendogli addosso a turno Vitali, Pierre e Gentile, trovando infine la chiave per contenere il suo pick&roll mandandogli sopra il lungo dopo avere cambiato sul blocco.
Costretto a fare gli straordinari e a caricarsi spesso la squadra sulle spalle, il serbo è calato alla distanza, chiudendo comunque con 22 punti e 10 assist. A fine partita, ovviamente, il pubblico lo ha salutato con un applauso. Alla prossima. (a.si.)
