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Pozzecco contro Sacchetti, è la “partita del cuore”

Pozzecco contro Sacchetti, è la “partita del cuore”

L’allievo sfida il maestro, che lo ha allenato a fine carriera a Capo d’Orlando Il Poz: «Giocare contro Meo è un onore». Il ct: «Oggi Sassari è la più in forma»

30 dicembre 2019
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SASSARI. L’allievo che vuole superare il maestro, il vecchio coach che sogna di fare uno scherzetto al suo ex pupillo. Dinamo-Vanoli è anche e soprattutto l’attesissima sfida tra Gianmarco Pozzecco e Meo Sacchetti. Entrambi leggende della pallacanestro Varese, da giocatori, nel 2007-’08 hanno dato spettacolo a Capo d’Orlando, con Meo in panchina e Poz a fare il funambolo sul parquet. Da quel momento in poi il rapporto tra loro è sempre stato strettissimo, quasi da padre a figlio.

Lo scorso anno la sfida del palazzetto sorrise a Sacchetti e alla sua Vanoli, con Pozzecco che debuttava in campionato alla guida del Banco e il parodosso del risultato deciso a tavolino a causa di una vecchia squalifica non scontata. Nel confronto di tre mesi fa, nella semifinale della Supercoppa a Bari, la Dinamo vinse all’overtime. Come dire: mai dai niente per scontato.

«È un onore giocare contro Meo Sacchetti che reputo uno dei migliori allenatori in Europa – ha detto ieri Pozzecco –. Io l’ho avuto come coach e lo dico con cognizione di causa; soprattutto voglio sottolineare che lui qui a Sassari è considerato una leggenda e il grande rispetto che ho per lui è approfondito anche dalla grande considerazione che i sardi hanno nei confronti di una persona che ha fatto grande la Dinamo, con il triplete, che nei suoi anni al fianco di Stefano Sardara ha costruito una Dinamo vincente. Io gli sono grato perché usufruisco anche dei frutti del suo lavoro».

Sacchetti, dall’alto delle sue 203 partite (con 121 vittorie) alla guida della Dinamo, è ben cosciente dei rischi della sfida di oggi. «Affrontiamo quella che è certamente la squadra più in forma del campionato e, anche se non è la prima volta, per me tornare a giocare lì è sempre qualcosa di diverso dalle altre partite, perché Sassari è un posto dove sono stato bene per tanto tempo. In questo momento è difficile trovare un difetto alla Dinamo. La cosa più importante sarà evitare di rendere loro le cose facili, perché non ne hanno bisogno. Il nostro compito sarà cercare di rendere complicata la vita al Banco. L’innesto di Happ? Cista dando molto – conclude il commissario tecnico della nazionale azzurra –, ci sta consentendo di aprire certi spazi che però dovremo essere bravi a sfruttare». (a.si.)

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