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La Dinamo sa anche soffrire la difesa mette ko Cremona

di Andrea Sini
La Dinamo sa anche soffrire la difesa mette ko Cremona

I biancoblù superano la Vanoli e blindano il secondo posto nella griglia della Final Eight Match complicato, ospiti quasi sempre avanti nel primo tempo, poi il cambio di passo

31 dicembre 2019
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SASSARI. Sofferta, sudata anche oltre la bravura degli avversari e comunque meritata, meritatissima. La Dinamo conquista la sua sesta vittoria consecutiva in campionato battendo per 84-74 la Vanoli Cremona e blinda il secondo posto in classifica. Con una sola gara da giocare prima della fine del girone d’andata i biancoblù possono ancora agganciare il primo posto nella griglia della Final Eight.

La chiave. Pozzecco deve fare a meno di Gentile e durante la gara perderà anche Vitali; l’applauditissimo ex Meo Sacchetti rinuncia a Travis Diener e presenta un Mathews acciaccato. Eppure Cremona parte meglio e tiene in mano la gara per oltre due quarti, mentre il Banco gioca a sprazzi, spreca l’impossibile dalla lunetta (10/18 all’intervallo) e riesce a mettere le mani sulla vittoria soprattutto grazie alla grande difesa proposta a cavallo degli ultimi tre periodi: appena 5 punti concessi in 9 minuti e match ribaltato dal 49-54 al 71-59.

Partenza lenta. L’avvio premia Cremona, che si mette in ritmo con Akele e Ruzzier, mentre la Dinamo si aggrappa a Evans (13-12 a metà periodo). Bilan nel frattempo inizia a caricare di falli Happ, ma il motore va a sprazzi e in difesa concede sempre qualcosa di troppo. Poz avvia le rotazioni, poi chiede timeout ma alla prima sirena i suoi sono sotto di 1, 21-22. I biancoblù spadellano dalla lunetta, trovano una fiammata di Jerrells ma le cose ancora non vanno e dopo 2’11”, sul 26-28, è di nuovo tempo di timeout. Si procede punto a punto, con Cremona che sembra tenere il controllo del match anche dopo il fallo antisportivo fischiato a Mathews (32-35 a 4’ dall’intervallo). Finalmente si vede Vitali, che con un gioco da 3 punti fa +1 (37-36), ma è un attimo: Cremona difende duro, il Banco perde palle a ripetizione e la Vanoli vola in un attimo a +7 (37-44) grazie alle triple di Richardson e Ruzzier e al canestro di Akele. All’intervallo la squadra di Sacchetti è avanti 38-44.

Il cambio di passo. Al rientro in campo la Dinamo mette ben altra intensità e riparte dalle giocate di Evans, che con altri 6 punti regala ai biancoblù la parità a quota 46. Il Banco in attacco ha le polveri bagnate, Cremona resta avanti con un Happ, ma la difesa cambia passo. Poi Pierre tira fuori le castagne dal fuoco con due triple pesantissime, dall’altra parte Pozzecco si becca il solito fallo tecnico ma finalmente tutto il palazzetto (giocatori compresi) si accende: arrivano anche le triple di Evans e Vitali ed è sorpasso sul 58-57. Arrivano anche la difesa e il contropiede, il Banco spreca l’impossibile ma arriva comunque a fine periodo sul +4, 63-59. Pozzecco mette Bucarelli nel motore e la Dinamo difende forte, ritrovando dall’altra parte pazienza, sicurezza e cattiveria: Jerrells e Pierre fanno centro da lontano, il Banco piazza un break di 8-0 e vola a +12 (71-59) a 7’ dalla fine.

Brividi finali. Sembra fatta, invece Jerrells e compagni falliscono più volte il colpo del ko e all’uscita di Bucarelli per 5 falli la difesa sbraga: Cremona ringrazia, si riavvicina con Happ e Saunders, 71-65 a 4’30”. Poz manda a sedere un McLean fuori giri e inserisce Bilan, che mette la museruola ad Happ mentre Evans e lo stesso centro croato, confezionano l’allungo che vale il +11, 78-67, a 1’20”. Due incredibili pasticci permettono alla Vanoli di risalire a -5 (78-73 a 52”), poi a fare la differenza è ancora la difesa. Finisce 84-74, non è stata bella come altre volte ma è ancora una Dinamo vincente.

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