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Il Cagliari a Brescia per uscire dal tunnel

di Roberto Muretto
Il Cagliari a Brescia per uscire dal tunnel

Sfida delicata al “Rigamonti” tra due squadre in difficoltà  Nainggolan sta bene e gioca dall’inizio, resta a casa Castro 

19 gennaio 2020
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CAGLIARI. Quel pokerissimo di sconfitte è un fardello. È come se il Cagliari indossasse magliette con l’handicap. Un peso dal quale bisogna assolutamente liberarsi e c’è un solo modo per farlo: entrare in campo con la testa libera, vincere e voltare pagina. Non ci sono altre medicine per guarire i rossoblù dal “virus” che hanno contratto prima di Natale. Brescia è un tappa fondamentale in prospettiva. Una partita delicatissima, da non sbagliare. Lo sa l’allenatore, lo sanno i giocatori. Giulini a seguire l’allenamento di venerdì non è una casualità. È un messaggio indiretto più o meno di questo tenore: noi vi siamo vicini, ora spetta a voi reagire e interrompere la serie negativa. Il campo oggi pomeriggio dirà se l’sms è stato recepito nel modo giusto.

Rischio. È vero che la pazienza ha un limite. Giulini, però, non è un presidente che agisce d’impulso. È una persona riflessiva, pondera ogni decisione. Maran non è a rischio esonero, anche se oggi (i rossoblù sono autorizzati a toccare ferro) dovesse andare male. In realtà Maran non è nemmeno in discussione, la fiducia nei suoi confronti resta intatta. Naturalmente il trend non sarà invertito, il discorso cambia, ma l’auspicio è che oggi la squadra torni ad essere quella apprezzata e applaudita fino a prima delle festività.

Scelte. Resta a casa anche Castro oltre a Cacciatore. L’allenatore del Cagliari vede ridursi le opzioni e la formazione da mandare in campo è praticamente scontata. Sarà quella che ha affrontato il Milan, a meno che il tecnico rossoblù non decida di dare una chance a Ionita e lasciare fuori uno tra Rog e Nandez. Una possibilità, allo stato attuale, abbastanza difficile che diventi concreta. Joao Pedro e Simeone hanno voglia di riscatto. L’argentino è a secco da diverse partite e vuole sbloccarsi. Ma anche il brasiliano ha smarrito la via del gol, col Brescia proverà a interrompere il digiuno.

Le Rondinelle. Torna l’ex Dessena che parte dalla panchina perchè si è appena ripreso da un infortunio. Nella lista dei convocati non c’è l’ultimo acquisto Bjarnason. Corini farà esordire Skrabb dietro le punte Balotelli e Torregrossa. Tonali sarà il “cervello” in mezzo al campo, Ndoj e Romulo i “corridori” sulle corsie di una squadra che giocherà con la disperazione di chi ha l’acqua alla gola e per questo diventa un avversario ancora più pericoloso, del quale bisogna diffidare.

Rivincita. All’andata è stato Massimo Cellino a gioire. Togliendosi una grande soddisfazione. L’ex patron rossoblù darebbe chissà cosa per ripetere quello scherzetto. Dall’altra parte Tommaso Giulini, che da Cellino ha comprato il Cagliari nel 2014, che ai suoi giocatori chiede di restituire agli avversari pan per focaccia. Una sifda nella sfida tra due imprenditori ambiziosi. Cellino con una lunghissima esperienza nel calcio, Giulini nel... pallone da pochi anni ma con le idee chiare. Le stesse che la sua squadra dovrà dimostrare di avere al “Rigamonti” per chiudere il ciclo negativo.

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