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«Che bello fare parte di questa Dinamo»

di Andrea Sini
«Che bello fare parte di questa Dinamo»

Michele Vitali, top scorer a Strasburgo: «Siamo bravi a mixare gioco interno ed esterno: è produttivo e divertente»

24 gennaio 2020
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INVIATO A STRASBURGO. «Il tiro da fuori stavolta ha fatto la differenza, ma la nostra vera arma è il fatto di essere imprevedibili. Giocare in questo modo è davvero un piacere». La palla va dentro l’area, la palla va fuori: la Dinamo cambia abito a seconda delle occasioni e delle necessità, l’importante è che alla fine si arrivi allo stesso risultato. Fare canestro, vincere. Mercoledì, a Strasburgo, i sassaresi hanno bombardato a lungo da oltre l’arco.

Michele Vitali, grande protagonista del blitz sassarese in terra francese, va dritto al cuore della questione. «Stiamo giocando bene, siamo in piena fiducia – sottolinea il numero 31 del Banco di Sardegna, top scorer insieme a Pierre con 17 punti –. C’è stato bisogno di fare canestro da lontano, ma siamo molto bravi a mixare il gioco interno con quello sull’arco. Abusare di uno o dell’altro non va bene, invece quando riusciamo a variare riusciamo a essere tutti perfettamente in ritmo, ed è molto divertente, oltre che efficace».

Nel secondo quarto ci sono stati 3 minuti e spiccioli di blackout, nei quali la Sig Strasburgo ha piazzato un break di 14-0, rientrando dal -16. Un segnale preoccupante sul quale riflettere o solo un attimo di sbandamento? «Sapevamo benissimo che la partita non sarebbe finita dopo il primo quarto – dice l’esterno bolognese, ex di Virtus, Brescia e Andorra –, noi siamo partiti molto bene ma i nostri avversari sono una squadra solida, forte fisicamente, che ha provato a bloccarci giocando tanto a zona. Sì, è arrivato quel parziale ma secondo me non abbiamo mai realmente perso il controllo della gara, abbiamo continuato a fare le nostre cose senza fermarci troppo a pensare e alla lunga gli errori sono diminuiti e siamo rimasti sempre avanti. Anche questo è legato al clima di fiducia che c’è e al fatto che stiamo lavorando bene. Per noi questo è un ottimo momento, la sconfitta di Ostenda è solo di due settimane fa ma ce la siamo lasciata completamente alle spalle. Di più: abbiamo dimostrato di avere imparato la lezione».

La lotta per il primo posto nel girone è complicata, ma quell’obiettivo è uno stimolo ulteriore per non abbassare la guardia. «Mancano due gare ed è chiaro che proveremo a vincerle entrambe e ad arrivare primi nel girone. Ma non abbiamo pensieri particolari, continuiamo a ragionare una gara alla volta e infatti ora stiamo già pensando alla gara con Trento, che sarà davvero tosta».

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