La Juventus si inchina al Napoli
Zielinski e Insigne in gol, non basta la risposta di Cr7. E l’Inter accorcia il distacco a soli tre punti
27 gennaio 2020
2 MINUTI DI LETTURA
NAPOLI. Trascinato dal pubblico del San Paolo il Napoli fa il miracolo e costringe la Juventus alla resa. Sarri esce sconfitto dal suo ex stadio, alla sua prima uscita sulla panchina della Juve da avversario degli azzurri. Per il Napoli è un successo che può segnare la svolta nella stagione.
Il primo tempo è giocato a ritmi non certo forsennati e risulta abbastanza noioso. Basti pensare che nei primi 45' di gioco le due squadre non riescono a creare neppure un'occasione da gol. Il Napoli aspetta i bianconeri nella propria metà campo, lasciando alla Juventus il possesso palla per lunghi tratti di gara, e quando riparte lo fa con azioni ragionate, facendo girare il pallone da una parte all'altra del terreno di gioco. Gli uomini di Sarri provano soprattutto a sfruttare la fascia sinistra con la catena formata da Mario Rui, Zielinski e Insigne, mentre sul fronte opposto Ronaldo gioca a sinistra con Higuain in posizione più centrale. Dybala retrocede in diverse occasioni per farsi vedere dai centrocampisti e tentare di inventare qualcosa nella zona intermedia tra l'attacco e il centrocampo. Ma il Napoli è continuamente disposto su due linee ravvicinare e gli spazi per la Juventus sono sempre molto limitati.
Nella ripresa il Napoli si predispone con maggiore continuità all’offensiva e sfiore il gol con un tiro dalla media distanza di Zielinski che sorvola di poco la traversa. È lo stesso polacco, al 17' a portare in vantaggio gli azzurri, ribattendo in rete una corta deviazione di Szczesny su tiro di Insigne da fuori area. Sarri manda in campo Douglas Costa e Bernardeschi al posto di Matuidi e Dybala e l’asse del gioco si sposta nuovamente nella metà campo dei padroni di casa. Il Napoli prova a spezzare il predominio del gioco juventino con ripartenze velocii. La tattica degli azzurri risulta vincente. Al 41' un'azione molto ben organizzata libera al tiro dalla media distanza Insign e che manda il pallone in fondo alla rete.
La Juventus al 45' riduce le distanze con un colpo da biliardo di Ronaldo che servito dalla distanza da Bentancur, anticipa Meret e manda la palla in rete. Nei restanti quattro minuti, però, la Juve non costruisce nulla e la partita finisce senza patemi per i padroni di casa. È il trionfo per il Napoli e per Rino Gattuso, una disfatta per Sarri e per la Juve. La vendetta del San Paolo con il suo ex allenatore si compie nella maniera più inaspettata per tifosi partenopei.
Il primo tempo è giocato a ritmi non certo forsennati e risulta abbastanza noioso. Basti pensare che nei primi 45' di gioco le due squadre non riescono a creare neppure un'occasione da gol. Il Napoli aspetta i bianconeri nella propria metà campo, lasciando alla Juventus il possesso palla per lunghi tratti di gara, e quando riparte lo fa con azioni ragionate, facendo girare il pallone da una parte all'altra del terreno di gioco. Gli uomini di Sarri provano soprattutto a sfruttare la fascia sinistra con la catena formata da Mario Rui, Zielinski e Insigne, mentre sul fronte opposto Ronaldo gioca a sinistra con Higuain in posizione più centrale. Dybala retrocede in diverse occasioni per farsi vedere dai centrocampisti e tentare di inventare qualcosa nella zona intermedia tra l'attacco e il centrocampo. Ma il Napoli è continuamente disposto su due linee ravvicinare e gli spazi per la Juventus sono sempre molto limitati.
Nella ripresa il Napoli si predispone con maggiore continuità all’offensiva e sfiore il gol con un tiro dalla media distanza di Zielinski che sorvola di poco la traversa. È lo stesso polacco, al 17' a portare in vantaggio gli azzurri, ribattendo in rete una corta deviazione di Szczesny su tiro di Insigne da fuori area. Sarri manda in campo Douglas Costa e Bernardeschi al posto di Matuidi e Dybala e l’asse del gioco si sposta nuovamente nella metà campo dei padroni di casa. Il Napoli prova a spezzare il predominio del gioco juventino con ripartenze velocii. La tattica degli azzurri risulta vincente. Al 41' un'azione molto ben organizzata libera al tiro dalla media distanza Insign e che manda il pallone in fondo alla rete.
La Juventus al 45' riduce le distanze con un colpo da biliardo di Ronaldo che servito dalla distanza da Bentancur, anticipa Meret e manda la palla in rete. Nei restanti quattro minuti, però, la Juve non costruisce nulla e la partita finisce senza patemi per i padroni di casa. È il trionfo per il Napoli e per Rino Gattuso, una disfatta per Sarri e per la Juve. La vendetta del San Paolo con il suo ex allenatore si compie nella maniera più inaspettata per tifosi partenopei.