Marco, l’Ercole di Nule oro ai tricolori di pesistica
Per Bitti, 21 anni, il titolo italiano nello slancio: ha sollevato 161 chili «È un sogno che si realizza, ancora non ci credo. Ora spero di vivere di sport»
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SASSARI. «È un sogno che si realizza, ancora non ci credo». Marco Bitti, 21 anni, di Nule, domenica a Ostia si è laureato campione italiano nello slancio (categoria -89 chili) al campionato assoluto di specialità di pesistica. Ha stracciato tutti gli avversari sollevando un bilanciere da 161 chili. «A dirla così sembrano tantissimi ma in realtà nella pesistica è tutta una questione di tecnica. Se utilizzi quella giusta e hai la giusta concentrazione non è così difficile come sembra. Anzi, direi che la concentrazione è molto più importante della tecnica. Quando sono sulla pedana ci sono solo io e il bilanciere. È tutta una questione di testa». Ma anche di muscoli, ovviamente. E Marco di muscoli ne ha da vendere: 88 chili distribuiti su un metro e 79 centimetri di altezza.
Marco ora spera che la sua passione si trasformi in professione. «È il mio sogno, vorrei vivere di sport, ce la farò». Per il momento continua ad allenarsi con il suo maestro Filippo Soma, della società pesistica nuorese, anche lui brillante protagonista ai campionati di Ostia con un doppio argento nello strappo e nello slancio.
«In Sardegna c’è una grande scuola di pesistica. Il ghilarzese Sergio Massidda e il sassarese Davide Ruiu fanno parte della Nazionale. E sono tantissimi gli atleti che stanno crescendo nelle palestre sarde. A Ostia ha fatto una brillante prestazione anche un’altra atleta della società pesistica nuorese, Laura Maccioni: è rientrata a casa con tre bronzi».
Ma quale è stata la molla che gli ha fatto scattare la passione? «Da ragazzino tutti i pomeriggi, dopo la scuola, andavo in palestra. All’inizio mi allenavo con le macchine, poi ho scoperto il powerlift, infine la pesistica, ed è stato amore a prima vista. Ho iniziato a sollevare il bilanciere e non ho più smesso, anche grazie al mio allenatore Filippo Soma che mi ha trasmesso tutta la sua passione». Marco si allena duramente. «Tutti i giorni, tranne la domenica, due ore e mezza la mattina e due ore e mezza il pomeriggio». E il tempo per studiare? «Mi sono diplomato all’istituto aeronautico Chironi di Nuoro, poi mi sono iscritto alla facoltà di Economia a Sassari ma ho mollato subito, i numeri non facevano per me. Preferisco i pesi, per il momento, anche se riprenderò a studiare, l’ho promesso a mamma. La fidanzata? Per ora nessuna fidanzata, però magari dopo l’oro...». (g.z.)
Marco ora spera che la sua passione si trasformi in professione. «È il mio sogno, vorrei vivere di sport, ce la farò». Per il momento continua ad allenarsi con il suo maestro Filippo Soma, della società pesistica nuorese, anche lui brillante protagonista ai campionati di Ostia con un doppio argento nello strappo e nello slancio.
«In Sardegna c’è una grande scuola di pesistica. Il ghilarzese Sergio Massidda e il sassarese Davide Ruiu fanno parte della Nazionale. E sono tantissimi gli atleti che stanno crescendo nelle palestre sarde. A Ostia ha fatto una brillante prestazione anche un’altra atleta della società pesistica nuorese, Laura Maccioni: è rientrata a casa con tre bronzi».
Ma quale è stata la molla che gli ha fatto scattare la passione? «Da ragazzino tutti i pomeriggi, dopo la scuola, andavo in palestra. All’inizio mi allenavo con le macchine, poi ho scoperto il powerlift, infine la pesistica, ed è stato amore a prima vista. Ho iniziato a sollevare il bilanciere e non ho più smesso, anche grazie al mio allenatore Filippo Soma che mi ha trasmesso tutta la sua passione». Marco si allena duramente. «Tutti i giorni, tranne la domenica, due ore e mezza la mattina e due ore e mezza il pomeriggio». E il tempo per studiare? «Mi sono diplomato all’istituto aeronautico Chironi di Nuoro, poi mi sono iscritto alla facoltà di Economia a Sassari ma ho mollato subito, i numeri non facevano per me. Preferisco i pesi, per il momento, anche se riprenderò a studiare, l’ho promesso a mamma. La fidanzata? Per ora nessuna fidanzata, però magari dopo l’oro...». (g.z.)