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Maran ammette le difficoltà: «Non è un momento felice»

di Enrico Gaviano
Maran ammette le difficoltà: «Non è un momento felice»

Il tecnico sottolinea il peso delle assenze ma anche la prestazione degli avversari: «Hanno fatto di tutto per impedirci di giocare. Pereiro? Ha buoni numeri»

17 febbraio 2020
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CAGLIARI. Non è stata la miglior partita del Cagliari quella di domenica contro il Napoli. Rolando Maran è d’accordo. «Sono usciti dal campo dopo aver dato tutto – dice il tecnico del Cagliari –, ma di certo questa era una partita molto difficile, contro un Napoli che, non dimentichiamolo, per 9 undicesimi era quello che nella stagione scorsa ha rivaleggiato con la Juventus per lo scudetto».

Un Napoli che ha bloccato spesso le fonti del gioco rossoblù. «Sapevamo che avrebbero fatto di tutto per impedirci di giocare – annuisce Maran –. Come hanno fatto in maniera perfetta anche in Coppa Italia sul campo dell’Inter. Ci abbiamo provato, comunque, cercando di giocare in orizzontale, sveltendo la manovra».

Alla fine una sconfitta di misura. «Dispiace anche per questo – continua anche il tecnico del Cagliari Maran –, siamo rimasti in partita sino alla fine, avendo fino in fondo la possibilità di prenderci almeno il pareggio. A fare la differenza è stata una giocata da campione di Martens. Per il resto, direi che non abbiamo concesso molto alle loro giocate in attacco».

Ma la squadra continua a non vincere: 10 partite e solo 4 pareggi. «Quello che dobbiamo fare – sottolinea il mister rossoblù – è cercare di uscire in fetta da questo impasse. Il periodo senza successi sta durando da troppo tempo. Forse la serie di successi e di risultati positivi che ci aveva portati anche al terzo posto in classifica ha portato aspettative in tutto l’ambiente e probabilmente ha fatto male anche a noi. I miei giocatori devono cercare di ritrovare la leggerezza nelle giocate, essere più tranquilli insomma».

Le assenze, indubbiamente, hanno pesato in questo risultato. «Beh, se mettiamo insieme le assenze di Nainggolan, Rog, Ceppitelli, Cacciatore, Faragò, lo stesso Pavoletti, insomma, direi che parliamo di giocatori che hanno un tasso tecnico e di esperienza importante per questa squadra, rinunciare a loro è davvero molto difficile. Radja? lui è il riferimento della squadra, chiaro che quando non gioca le cose cambiamo».

Infine un riferimento a Gaston Pereiro, all’esordio da titolare. «Contro una squadra che lasciava pochi spazi, un giocatore come Pereiro – osserva Maran – aveva ovviamente difficoltà ad emergere. Ma direi che ha mostrato doti tecniche importanti che sicuramente ci serviranno tantissimo nel proseguo del campionato».
 

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