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C’è un Falchi... pescatore di rigori

C’è un Falchi... pescatore di rigori

Il baby del Portotorres ha parato 3 penalty di fila allo Stintino

03 marzo 2020
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PORTO TORRES. E’ stato il protagonista del derby del Golfo tra Porto Torres e Stintino, parando per tre volte consecutive lo stesso rigore. E permettendo alla sua squadra, grazie anche alla rete di Fabrizio Serra, di superare a domicilio una squadra ambiziosa come quella allestita dai cugini stintinesi. Gabriele Falchi, 19 anni, ha difeso con personalità e grande senso della posizione la porta turritana nell’anticipo del torneo di Promozione disputato sabato pomeriggio sul campo di Sennori. Ipnotizzando un bomber esperto come l’ex torresino Michele Pulina, che per ben tre volte si è visto parare il suo penalty dal portierino figlio d’arte.

Suo padre Antonio “Boranga” Falchi è stato infatti una colonna del Porto Torres negli anni Ottanta e Novanta, quando il pallone locale era seguito da una nutrita tifoseria e quando i portotorresi che scendevano in campo erano davvero tanti. «Dopo aver parato il primo rigore pensavo che anche il secondo lo tirasse sempre nella stessa direzione – ricorda Gabriele -, anche perché avevo già studiato le esecuzioni di Michele, mentre nella ripetizione del terzo sono andato d’istinto ed è andata bene così».

Il suo approdo nel mondo del calcio è stato casuale, perché all’età di 6 anni giocava discretamente a basket. «Il settore giovanile nel calcio l’ho invece cominciato con la Sgs Turritana di Porto Torres, dove con gli Esordienti ci eravamo qualificati per la finale nazionale di Lignano Sabbiadoro, e l’anno successivo sono andato con i Giovanissimi del Latte Dolce vincendo anche a Sassari il girone regionale e partecipando poi alle finali nazionali». Negli anni successivi il trasferimento alla Mercede Alghero, poi il ritorno agli juniores del Porto Torres e l’esordio a 16 anni in Promozione con la casacca rossoblù. «In estate sono poi passato proprio allo Stintino – aggiunge Gabriele Falchi -, in Eccellena, dove però non mai giocato, quindi sono rientrato nella squadra della mia città e, scherzo del destino, ho esordito quest’anno proprio contro gli ex con cui mi allenavo nella stagione scorsa».

«Non dimenticherò mai questa partita e ringrazio soprattutto il mister Paolo Congiu che mi dato la possibilità di giocare in un ruolo così delicato contro una delle big».

Gabriele sta studindo all’università di Sassari, iscritto al primo anno della facoltà di Economia. «Il mio obiettivo è quello di chiudere gli studi con la laurea e nel frattempo di continuare a divertirmi giocando con la maglia del Porto Torres: nell’ambiente c’è entusiasmo e tanta armonia tra i giocatori giovani e quelli esperti per raggiungere quanto prima l’obiettivo societario della salvezza».

Gavino Masia

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