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Tra Dinamo e Burgos volano gli stracci

di Andrea Sini
Tra Dinamo e Burgos volano gli stracci

Pesanti accuse del tecnico spagnolo, la Dinamo replica postando un video dei tifosi di casa che inneggiano al coronavirus 

12 marzo 2020
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SASSARI. Il confronto sul campo, al meglio delle tre partite, è durato soltanto 80 minuti ed è stato vinto con pieno merito dal San Pablo Burgos. Quello lontano dal parquet sembra destinato a trascinarsi molto più a lungo.

È velenosa, velenosissima la coda della sfida tra la Dinamo e la formazione spagnola, che ha decretato l’eliminazione dei sassaresi dalla Champions League. Dopo il lungo tira e molla della vigilia, con i sassaresi che minacciavano di tornare in Sardegna se non fosse stata accolta la richiesta di giocare a porte chiuse per ridurre il rischio di contagio da coronavirus, e dopo il colpo di scena finale, con la decisione arrivata all’ultimo momento di far disputare il match a spalti deserti, la giornata di ieri ha riservato ulteriori botta e risposta.

Accuse&accuse. A dare fuoco alle polveri è stato il coach spagnolo Joan Penarroya. «Abbiamo vinto la serie con merito – ha detto – dopo una settimana in cui io, come sportivo, mi vergogno per quello che hanno fatto i nostri avversari. Non so chi sia il responsabile ma il teatrino che hanno fatto , “gioco, non gioco, me ne vado, non me ne vado”, non ha ragione di esistere. Una settimana fa abbiamo giocato una partita in un palazzo pieno di gente, ci siamo stretti le mani, ci siamo abbracciati, siamo dovuti rimanere per 8-9 ore nell’aeroporto a Roma, un posto problematico. Ma noi non abbiamo fatto alcuna polemica come l’hanno fatta loro. “Ci dobbiamo allenare, non ci dobbiamo allenare.”. Poi stavano in piscina o a passeggio per Burgos. Sono contento di averli eliminati».

L’inno al coronavirus. A fine mattinata, poco prima che la Dinamo prendesse il volo per rientrare in Sardegna, la società biancoblù ha replicato postando un video nel quale si vede un gruppo di tifosi spagnoli che, al passaggio del pullman del Banco, fa cori inneggianti al coronavirus. «La dirigenza della Dinamo Banco di Sardegna – si legge nella nota del club guidato da Stefano Sardara – non replica alle gravissime affermazioni del tecnico spagnolo perché, come si può vedere chiaramente dal video allegato, si rende conto che attualmente a Burgos non si ha la minima idea e percezione della gravità della situazione sanitaria che non solo l'Italia ma l'intera Europa sta vivendo. È prerogativa di sportivi e professionisti saper riconoscere le priorità e una situazione di eccezionale emergenza come quella attuale».

Gnegnegne. La controreplica del San Pablo Burgos è arrivata a stretto giro di posta, su un doppio binario: da un lato è stata pubblicata una dichiarazione assolutamente neutra di livello “gnegnegne” («noi ci limitiamo a capire di basket. Per il resto ci limitiamo a rispettare le autorità sanitarie, ed è quello che abbiamo fatto sia ieri che a Sassari. Nessuno club di basket può prendere sue decisioni in merito»). Dall’altra, sui profili social ufficiali del club è comparso un video di dubbio gusto basato su una parodia cinematografica, nel quale il passaggio del turno viene rappresentato come l’espletamento di un bisogno fisiologico. Tutto questo mentre nella provincia di Burgos e in tutta la Spagna il numero di contagi da Covid-19 cresce in maniera esponenziale e – finalmente – anche lo sport ha deciso di fermarsi. Forse le paure della Dinamo, con alcuni giocatori che sino a poco prima della gara volevano rinunciare a giocare, non erano poi così campate in aria.

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