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Ronaldinho ha compiuto 40 anni ma deve festeggiarli da detenuto

ROMA. Dal Pallone d'Oro e i trionfi nel Barcellona, dove faceva da chioccia a «quel ragazzino che diventerà più bravo di me», leggi Lionel Messi, al compleanno in un carcere del Paraguay, giocando a...

22 marzo 2020
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ROMA. Dal Pallone d'Oro e i trionfi nel Barcellona, dove faceva da chioccia a «quel ragazzino che diventerà più bravo di me», leggi Lionel Messi, al compleanno in un carcere del Paraguay, giocando a calcetto con gli altri detenuti, fra i quali alcuni politici corrotti. È la parabola di Ronaldinho, che da ieri è entrato negli “anta” ma è finito in guai seri per via di un passaporto falso. Sembra che lui e il fratello Assis li abbiano comprati per 30 mila reais (circa seimila euro) a testa, ma ancora non se ne capisce il motivo. Come mai non hanno usato i documenti brasiliani, visto che erano stati loro restituiti dopo i noti problemi con il Fisco? Perchè hanno preferito utilizzare quelli del Paraguay, per di più falsi? E come sono finiti in mezzo a questo vortice di passaporti contraffatti? Il tempo passa e gli interrogativi rimangono, così il “dentone” resta dov'è ovvero in carcere, mentre nell'ora d'aria gli altri reclusi si mettono in fila per farsi una foto con lui. Che non sa quando uscirà.

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