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Lo sport di base lancia un disperato Sos

Lo sport di base lancia un disperato Sos

Tutto fermo, è a rischio il futuro di centinaia di istruttori, allenatori, maestri, preparatori. Le proposte dell’Fnos Ugl

24 marzo 2020
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SASSARI. Riguarda tutti. Chi più, chi ancora di più. L'emergenza coronavirus si propone drammatica nell'immediato ma anche nei suoi risvolti futuri, in tutti i settori compreso quello dello sport. E non solo quello professionistico ma quello di base. Dilettantistico, scolastico. Tutto fermo. Palestre chiuse, impianti sbarrati, spogliatoi sprangati. A casa gli atleti, sì, ma anche i loro istruttori, allenatori, maestri. Anche in Sardegna, centinaia e centinaia di persone. Niente judo, boxe, ginnastica dolce, basket, volley, tennis ma anche fitwalking e powerlifting, yoga e fitness. Niente nuoto né calcio, sospesi pilates. crossfit e i corsi di ginnastica per gli anziani.

La Federazione nazionale operatori dello sport lancia un accorato Sos. In Sardegna lo fa attraverso il reggente Antonello Muroni, testimone di un disastro. «Ascolto quotidianamente al telefono allenatori e istruttori – spiega –, preoccupatissimi per l’assenza totale di tutela nei loro confronti. Nel Decreto “Cura Italia” sono previsti 600 euro una tantum per gli operatori sportivi sotto la voce: “indennità collaboratori sportivi” per un totale previsto di 50 milioni». E non basta. «Non è vittimismo, o un piagnisteo per ricevere il misericordioso assistenzialismo statale – prosegue Muroni –. È la realtà. Senza misure antirecessive coraggiose sopravvivranno solo i dipendenti pubblici garantiti. E non serve rinviare l’Iva e le tasse, perché, se non guadagni nulla, quale Iva versi e quali tasse potrai pagare?»

In sintesi, La Federazione nazionale degli operatori sportivi Ugl Sardegna chiede un contributo mensile congruo (non l’una tantum di 600 euro) fino al 31 dicembre 2020 per tutti i tecnici e operatori dello sport che risultino tesserati da almeno tre anni; l'accesso alle forme di solidarietà che saranno indicate dalle istituzioni, per tutti gli operatori sportivi, in maggioranza collaboratori di cui alla L.289/02 art. 90; l’azzeramento, con decorrenza immediata, di tutti i canoni di locazione e mutui accesi per gli impianti sportivi pubblici e privati e di qualsiasi area adibita alla pratica sportiva fino al 31 dicembre 2020; l'apertura di una linea di credito che consenta, agli operatori dello sport, il pagamento dei canoni di affitto senza interessi a partire dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2021; la destinazione alle federazioni e agli enti di promozione sportiva dei fondi del 5X1000, non utilizzati ed accantonati relativi alle annualità 2018/2019, entro il 30 settembre 2020 per attività di promozione sportiva, sociale e di volontariato; e un incontro con la Regione. «Non ci si ammala solo di coronavirus», è l'amara conclusione di Antonello Muroni. (mac)

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