L’ovale non rimbalza più ma Alghero resterà in A
di Nicola Nieddu
La Fir ha deciso di congelare i campionati: «Per noi proseguire è impossibile» Pesapane: «Giusto così, una stagione si può recuperare, la vita invece no»
29 marzo 2020
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ALGHERO. Stop ai campionati di rugby, si ripartirà il prossimo autunno come se la stagione 2019/2020 non si fosse mai giocata.
Lo ha comunicato il Consiglio Federale della FIR ( Federazione Italiana Rugby ) che si è riunito giovedì in video-conferenza: vista l’emergenza Covid-19, viene disposta “la sospensione definitiva” della stagione 2019/2020 per tutto il movimento.
La decisione del Consiglio determina la mancata assegnazione dei titoli di Campione d'Italia e, a cascata nelle categorie inferiori, non saranno previste di tutti i processi promozioni né retrocessione.
Fine. Chiuso. Il virus è riuscito laddove soltanto la Seconda guerra mondiale era arrivata: nessuno si fregiò del titolo nel 1944 e nel 1945.
Alla luce della decisione della Federazione italiana rugby, l'Amatori Alghero ripartirà dalla serie A. «Avrei preferito retrocedere piuttosto che vivere questa pandemia da Covid-19 – sono state le prime parole del vice-presidente dell'Alghero Alessandro Pesapane –, prima di tutto la salute, poi viene il resto. Un campionato si può perdere e poi recuperarlo, ma non la vita».
Al termine del campionato di serie A mancavano sei giornate con i catalani che stavano lottando per la salvezza. Ma quando l’emergenza finirà, cambierà qualcosa anche nello scenario della palla ovale? «Qualcosa accadrà – ha proseguito Pesapane – ovviamente mi auguro che tutto fili liscio, però la sensazione è che ci sarà un contraccolpo economico per tutti, società sportive comprese. Naturalmente parlo da dirigente sportivo, ma anche da imprenditore e sponsor. Con la crisi in atto e una stagione turistica che, al momento, appare con molte incertezze all'orizzonte, è chiaro che un'azienda tra le prime cose che taglia sono proprio le sponsorizzazioni. Questo sarà un problema per tutti, non solo per l'Alghero Rugby».
Intanto la società algherese, dopo la comunicazione ufficiale da parte della Federazione, sta predisponendo il viaggio di ritorno a casa di tutti i giocatori non algheresi che sono ospitati nella foresteria a Maria Pia. Tutto ok per i ragazzi della penisola, mentre qualche difficoltà c'è per il giocatore argentino Leandro Poloni e per il tongano Petalo Tongia. Al momento appare difficile organizzare voli per l'Argentina e il Tongo. «Tutto a posto anche i rimborsi spesa con i giocatori – ha tenuto a precisare Pesapane – ora speriamo finisca prima possibile questa pandemia da coronavirus, poi vedremo come programmare la prossima stagione. Ad oggi non è possibile fare previsioni».
Naturalmente, oltre alla serie A, i riflettori di questa stagione si spengono definitivamente anche per il settore giovanile. «È un momento difficile e apprezziamo la decisione della Federazione di sospendere tutti i campionati vista l'esigenza di mettere in sicurezza i nostri atleti – ha detto il presidente Franco Badessi – in attesa di poter riprendere l'attività, dal settore giovanile alla prima squadra, ringrazio tutti per quello che hanno dato fin qui».
Lo ha comunicato il Consiglio Federale della FIR ( Federazione Italiana Rugby ) che si è riunito giovedì in video-conferenza: vista l’emergenza Covid-19, viene disposta “la sospensione definitiva” della stagione 2019/2020 per tutto il movimento.
La decisione del Consiglio determina la mancata assegnazione dei titoli di Campione d'Italia e, a cascata nelle categorie inferiori, non saranno previste di tutti i processi promozioni né retrocessione.
Fine. Chiuso. Il virus è riuscito laddove soltanto la Seconda guerra mondiale era arrivata: nessuno si fregiò del titolo nel 1944 e nel 1945.
Alla luce della decisione della Federazione italiana rugby, l'Amatori Alghero ripartirà dalla serie A. «Avrei preferito retrocedere piuttosto che vivere questa pandemia da Covid-19 – sono state le prime parole del vice-presidente dell'Alghero Alessandro Pesapane –, prima di tutto la salute, poi viene il resto. Un campionato si può perdere e poi recuperarlo, ma non la vita».
Al termine del campionato di serie A mancavano sei giornate con i catalani che stavano lottando per la salvezza. Ma quando l’emergenza finirà, cambierà qualcosa anche nello scenario della palla ovale? «Qualcosa accadrà – ha proseguito Pesapane – ovviamente mi auguro che tutto fili liscio, però la sensazione è che ci sarà un contraccolpo economico per tutti, società sportive comprese. Naturalmente parlo da dirigente sportivo, ma anche da imprenditore e sponsor. Con la crisi in atto e una stagione turistica che, al momento, appare con molte incertezze all'orizzonte, è chiaro che un'azienda tra le prime cose che taglia sono proprio le sponsorizzazioni. Questo sarà un problema per tutti, non solo per l'Alghero Rugby».
Intanto la società algherese, dopo la comunicazione ufficiale da parte della Federazione, sta predisponendo il viaggio di ritorno a casa di tutti i giocatori non algheresi che sono ospitati nella foresteria a Maria Pia. Tutto ok per i ragazzi della penisola, mentre qualche difficoltà c'è per il giocatore argentino Leandro Poloni e per il tongano Petalo Tongia. Al momento appare difficile organizzare voli per l'Argentina e il Tongo. «Tutto a posto anche i rimborsi spesa con i giocatori – ha tenuto a precisare Pesapane – ora speriamo finisca prima possibile questa pandemia da coronavirus, poi vedremo come programmare la prossima stagione. Ad oggi non è possibile fare previsioni».
Naturalmente, oltre alla serie A, i riflettori di questa stagione si spengono definitivamente anche per il settore giovanile. «È un momento difficile e apprezziamo la decisione della Federazione di sospendere tutti i campionati vista l'esigenza di mettere in sicurezza i nostri atleti – ha detto il presidente Franco Badessi – in attesa di poter riprendere l'attività, dal settore giovanile alla prima squadra, ringrazio tutti per quello che hanno dato fin qui».
