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La Dinamo taglia, i giocatori firmano

di Andrea Sini
La Dinamo taglia, i giocatori firmano

Accordo tra la società, gli atleti e lo staff tecnico per la riduzione degli stipendi. Intanto Pierre è tornato in Canada

02 aprile 2020
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SASSARI. Il basket giocato è soltanto un ricordo, il rumore della palla che rimbalza sul parquet e della folla che esplode dopo un canestro sono sensazioni che si perdono negli scantinati della memoria. Nelle settimane del riposo forzato da Covid-19, gli unici argomenti (ben più concreti delle ipotesi sui tempi della ripresa) di stretta attualità sono quelli che riguardano i bilanci delle società.

Tagli per tutti. In casa Dinamo, dopo avere salutato Dyshawn Pierre, che in questi giorni ha lasciato Sassari per tornare in Canada, ieri è stato fatto un passo importante per puntellare il presente e soprattutto il futuro societario. Il club guidato da Stefano Sardara ha infatti raggiunto un’intesa con i suoi tesserati per la riduzione degli stipendi relativi a questa stagione. Secondo indiscrezioni, non si tratterebbe di aliquote ma di tagli legati a una percentuale che la società non ha comunque reso pubblica. «La Dinamo Banco di Sardegna – si legge nella nota ufficiale diffusa ieri – comunica che, in previsione di una chiusura anticipata del campionato, è stato raggiunto un accordo con gli atleti e lo staff tecnico per la riduzione degli stipendi. La società ha voluto approcciare alla problematica con trasparenza e lealtà e ringrazia lo staff e i giocatori per il profondo senso di responsabilità dimostrato in questo frangente di emergenza, soprattutto nella comprensione dell’eccezionalità del momento che tutto il mondo sta vivendo anteponendolo all’aspetto economico. La Dinamo 2019-’20 dimostra ancora una volta di essere una squadra composta da grandi professionisti e grandi uomini, perfettamente allineati a quei valori e quei principi fondanti della filosofia biancoblù».

Meno soldi, più certezze. Nei giorni scorsi Sardara ha quantificato in circa 2 milioni di euro i mancati introiti relativi ai mesi della stagione che sono stati al momento congelati, ma che con il passare dei giorni hanno sempre maggiore possibilità di venire cancellati definitivamente. Per quanto riguarda il club biancoblù, si tratta di 6 partite di regular season e dei playoff, con l’indotto legato allo Store e alla Club house. Un mancato introito che viene ora in buona parte compensato con il taglio della principale voce di spesa, ovvero lo stipendio di giocatori e componenti dello staff. Un passaggio doloroso per i tesserati ma comunque assolutamente necessario per assicurare la stabilità della società in ottica futura.

L’altra partita. In casa biancoblù intanto si discute anche di come regolare i conti con quello che dopo 10 anni di serie A si conferma il principale “sponsor” della Dinamo, ovvero i tifosi. La percentuale di abbonati del PalaSerradimigni resta altissima e dunque, per quanto riguarda le ultime 6 gare interne di campionato, almeno l’80% della quota incasso è già nelle casse della società. Qualche altra partita, almeno in via teorica, potrebbe venire disputata, e dunque in attesa che Fip e Lega prendano una decisione sul destino del campionato la Dinamo non ha ancora comunicato nulla ai propri fedelissimi. Tenendo conto del livello di fidelizzazione del popolo biancoblù, c’è da scommettere che gran parte degli abbonati sarebbero disposti a rinunciare a tutto o a parte di un ipotetico rimborso, ma i tempi per giocare questa partita – come detto – non sono ancora maturi».

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