La Nuova Sardegna

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presidenti di società a confronto 

«L’Eccellenza non deve ripartire altro che parlare di pallone»

SASSARI. Il calcio sardo è ancora in stand-by. Tra tutte le federazioni l'unica che ancora stenta a prendere posizione sull'emergenza coronavirus è quella presieduta da Gianni Cadoni. Beninteso, il...

18 aprile 2020
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SASSARI. Il calcio sardo è ancora in stand-by. Tra tutte le federazioni l'unica che ancora stenta a prendere posizione sull'emergenza coronavirus è quella presieduta da Gianni Cadoni. Beninteso, il problema non riguarda il numero uno della FIgc Sardegna, che poco può fare se non attendere, a cascata, le decisioni che, dalla serie A piovono fino alla Lega Nazionale Dilettanti.

Intanto nell'isola si leva il grido di dolore dei presidenti delle società. Per tutti la richiesta pare essere una sola. «La Lega deve decretare lo stop dei tornei - fa sapere Pierpaolo Piu, presidente del Castiadas secondo in classifica in Eccellenza - e deve farlo in fretta. Non è corretto nei confronti delle persone che stanno morendo nel nostro paese non prendere posizione. Qui c'è gente che sta perdendo il lavoro e che fa fatica a mettere insieme il pranzo con la cena altro che parlare di pallone».

Se si pensa al campionato chiuso alla 23° giornata (7 gare da qui alla sua conclusione naturale), diventa naturale discutere anche delle possibili soluzioni. «Premesso che la salute dei giocatori di Eccellenza vale quanto quella delle serie A dico che faremo quanto dirà la federazione, ma tutte le squadre dovranno essere poste nelle medesime condizioni - spiega Checco Fele, uno dei massimi dirigenti del Carbonia, capolista, con ben sei punti di vantaggio – Se il torneo sarà interrotto, beninteso non annullato, allora dovrà valere la classifica esistente. In questo caso dovrà però esserci anche una seconda in graduatoria. Con la moria di società che ci sarà a luglio, sarà ampia la possibilità di ripescaggio». «Non se ne parla - ribatte Maurizio Soddu, presidente della Nuorese, Campione d'inverno alla fine del girone d'andata - il Carbonia merita la serie D. Sulle altre dico che o parla il campo o tutte rimangono in Eccellenza».

Delicato anche il tema delle retrocessioni. «Quest'anno le eviterei in tutti i campionati - ha aggiunto Fele - in questo modo si attutirebbe il colpo. In caso contrario sarebbe un disastro anche la semplice composizione dei gironi». E i protocolli medici? «Semplicemente insostenibili», dico all'unisono i presidenti. Mauro Farris

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