La Nuova Sardegna

Sport

«Io non mollo e sogno i Giochi»

di Francesco Squintu
«Io non mollo e sogno i Giochi»

Marco Bitti è campione italiano di pesi. «A casa mia a Nule ho allestito una minipalestra in garage»

27 aprile 2020
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. È cambiato tutto, nello sport, in poco più di un mese e mezzo e nel vortice creato dall’emergenza virus ci sono finite anche le speranze e le aspirazioni di Marco Bitti, giovanissimo pesista di Nule, laureatosi, a febbraio ad Ostia, campione italiano assoluto nello slancio, nella categoria 89 chili. I programmi e gli impegni dell’atleta in forza alla Società pesistica nuorese hanno subito una brusca sterzata ma il ragazzo non si è perso d’animo e si è adattato bene alla nuova situazione. «L’entusiasmo per il grande risultato ottenuto si è scontrato con la nuova realtà che stiamo vivendo e in poco tempo mi sono ritrovato a dover riprogrammare la mia vita sportiva. La continuità negli allenamenti è fondamentale ed ad aiutarmi per fortuna c’è la minipalestra che ho allestito nel garage di casa». Grazie alla tecnologia, il preparatore Filippo Soma controlla a distanza il lavoro di Marco e lo corregge. «È vero che in questo modo sono possibili le correzioni tecniche ma lavorare virtualmente è più complicato rispetto al training tradizionale in palestra, dove il preparatore ti corregge all’istante durante gli esercizi e ti sprona».

Al mattino suona la sveglia e poi?

«Mi metto subito al lavoro, due ore di mattina e due ore e mezza di pomeriggio. Le altre ore le passo studiando l’anatomia del corpo umano e leggendo libri meno impegnativi. Mi manca il contatto con i compagni con cui però ci sentiamo tramite i social organizzando divertenti sfide su chi durante la giornata solleva più chili».

Come ci si può allenare a casa senza pesi né attrezzi?

«Intanto non si deve interrompere l’attività fisica ed è utile lavorare sulla mobilità articolare. Si possono tenere i muscoli attivi con il lavoro a corpo libero: due sedie come parallele per allenare la parte superiore del corpo, un elastico per stimolare i muscoli e squat con pesi occasionali come due cartoni d’acqua».

Hai dovuto modificare il tuo regime alimentare?

«Ho riprogrammato l’alimentazione, calcolando carboidrati, proteine, grassi e calorie giornaliere in maniera tale da avere una risposta e un recupero accelerato negli allenamenti».

Un consiglio per gli atleti che si avvicinano alla pesistica...

«Bisogna stare alla larga dalle sostanze dopanti, purtroppo presenti anche nel nostro mondo. Il modello a cui dobbiamo ispirarci è quello dell'antica Grecia, dove una diversa etica dello sport premiava il meritevole e non il dopato».

Il sogno più ricorrente? «Tornare in pedana al più presto. Potersi confrontare e conoscere persone del mio stesso ambiente sportivo è qualcosa di emozionante perché si tocca con mano l’amore per lo sport«. In verità Marco ha un sogno ancora più grande nel cassetto: partecipare alle Olimpiadi.

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative