La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Con l'emergenza legata al coronavirus, anche la stagione del tennistavolo va agli archivi. Dopo un consiglio federale durato nove ore, sono stati infatti azzerati tutti i campionati di ogni categoria. Blocco delle retrocessioni e promozioni a pioggia, provvedimento quest'ultimo al quale hanno potuto beneficiare anche le squadre sarde, come il Norbello e la Marcozzi Cagliari, società che avevano anche le formazioni in A2. «Siamo contenti ma non soddisfatti per queste decisioni - dice il presidente del comitato regionale di tennistavolo Simone Carrucciu - . perché da un lato le ho trovate molto creative, da un altro sono rimasto profondamente deluso perché faccio fatica a trovare la logica. Sono soddisfatto per la parte finanziaria (circa un milione di euro a tutto il movimento) ma non per quella agonistica, dove avrei applicato il regolamento. Le mia speranza è che la scelta del consiglio federale non abbia ricadute economiche sui comitati territoriali, viste anche la gratuità dei prossimi campionati».

In base alle nuove decisioni della federazione, la Sardegna sarà rappresentata da quattro squadre due in A1 maschile, Norbello e Marcozzi Cagliari, e due A1 femminile, Quattro Mori e Norbello. Tre le squadra in A 2: Marcozzi B in A2 maschile, Quattro Mori B e Norbello B in A2 femminile.

«Con tante promozioni si è stravolta una struttura collaudata ed efficiente - sostiene il consigliere nazionale Mario Gabba - . Giusto non assegnare i titoli, giusto bloccare le retrocessioni, ma non per chi era già condannato. La decisione più giusta sarebbe stata quella di considerare il campionato come non si fosso svolto e iniziare l'anno prossimo, magari con qualche ripescaggio».

Sergio Casano