Il Cagliari non si fida Aspetta i protocolli per riaprire Assemini
di Roberto Muretto
La società chiede massima tutela per giocatori e staff La squadra è pronta a rispondere alla convocazione
04 maggio 2020
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CAGLIARI. Asseminello, per ora, non riapre. Il Cagliari resta coerente con la posizione ribadita più volte durante le riunioni della Lega A. La società aspetta di ricevere i protocolli a tutela della salute e della sicurezza dei giocatori e dello staff. Il club, in sintesi, chiede di scrivere le regole su come si svolgerà la ripresa. Una volta che la documentazione sarà pubblica, verranno tolti i lucchetti al cancello del Centro sportivo. Può darsi che questo succeda nel giro di qualche giorno.
La squadra. I giocatori sono tutti in città a parte Olsen e Pellegrini che dovrebbero rientrare a breve. Walukiewicz è tornato dalla Polonia e ora dovrà stare in quarantena per due settimane. In questo periodo si sono allenati a casa seguendo un programma fornito a ognuno dal tecnico Walter Zenga e dai suoi collaboratori. La macchina è pronta a rimettersi in moto con tutte le cautele previste per evitare che la curva dei contagi riprenda a salire.
Campionato. La risposta positiva del Viminale che ha autorizzato gli allenamenti individuali anche per chi pratica sport di squadra, è un segnale importante. Non vuol dire che la Serie A ripartirà sicuramente, ma rispetto a qualche giorno fa, quando il ministro Spadafora ha addirittura minacciato la sospensione definitiva del campionato senza accordo sul protocollo sanitario, la situazione è migliorata.
Le gare. Perchè si torni a giocare non è sufficiente il protocollo sanitario. Vanno scritte nuove regole che consentano di portare a termine la stagione. La prima dovrà fare riferimento a contratti e prestiti in scadenza il 30 giugno. Pur giocando a ritmo serrato il torneo andrà avanti sino a fine luglio primi di agosto. Fifa e Uefa hanno fatto sapere di essere d'accordo ad allungare di uno o due mesi queste scadenze. Ora spetta alla Figc mettere nero su bianco per evitare di falsare il torneo. Il Cagliari è un esempio, senza rinnovi si ritroverebbe senza dieci giocatori in un amen. E poi c'è da discutere la "grana" stipendi. I due mesi di inattività vanno pagati? I giocatori del Cagliari hanno rinunciato alla mensilità di aprile, ma è solo un accordo verbale. La società rossoblù, ma anche gli altri club, chiede che venga fatta chiarezza con norme precise da applicare e non da interpretare, valide sino a conclusione della stagione .
Tempi. Per rimettersi in condizione i calciatori hanno necessità di circa un mese. Gli allenamenti svolti a casa non hanno la stessa valenza di quelli sul campo. Ciò che è stato fatto è solo un lavoro di mantenimento. Per tenere i ritmi imposti dal tour de force di partite e dalle alte temperature, servirà essere al top. E' scontato che se si riparte si giocherà a porte chiuse e le gare si disputeranno in notturna o nel tardo pomeriggio.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La squadra. I giocatori sono tutti in città a parte Olsen e Pellegrini che dovrebbero rientrare a breve. Walukiewicz è tornato dalla Polonia e ora dovrà stare in quarantena per due settimane. In questo periodo si sono allenati a casa seguendo un programma fornito a ognuno dal tecnico Walter Zenga e dai suoi collaboratori. La macchina è pronta a rimettersi in moto con tutte le cautele previste per evitare che la curva dei contagi riprenda a salire.
Campionato. La risposta positiva del Viminale che ha autorizzato gli allenamenti individuali anche per chi pratica sport di squadra, è un segnale importante. Non vuol dire che la Serie A ripartirà sicuramente, ma rispetto a qualche giorno fa, quando il ministro Spadafora ha addirittura minacciato la sospensione definitiva del campionato senza accordo sul protocollo sanitario, la situazione è migliorata.
Le gare. Perchè si torni a giocare non è sufficiente il protocollo sanitario. Vanno scritte nuove regole che consentano di portare a termine la stagione. La prima dovrà fare riferimento a contratti e prestiti in scadenza il 30 giugno. Pur giocando a ritmo serrato il torneo andrà avanti sino a fine luglio primi di agosto. Fifa e Uefa hanno fatto sapere di essere d'accordo ad allungare di uno o due mesi queste scadenze. Ora spetta alla Figc mettere nero su bianco per evitare di falsare il torneo. Il Cagliari è un esempio, senza rinnovi si ritroverebbe senza dieci giocatori in un amen. E poi c'è da discutere la "grana" stipendi. I due mesi di inattività vanno pagati? I giocatori del Cagliari hanno rinunciato alla mensilità di aprile, ma è solo un accordo verbale. La società rossoblù, ma anche gli altri club, chiede che venga fatta chiarezza con norme precise da applicare e non da interpretare, valide sino a conclusione della stagione .
Tempi. Per rimettersi in condizione i calciatori hanno necessità di circa un mese. Gli allenamenti svolti a casa non hanno la stessa valenza di quelli sul campo. Ciò che è stato fatto è solo un lavoro di mantenimento. Per tenere i ritmi imposti dal tour de force di partite e dalle alte temperature, servirà essere al top. E' scontato che se si riparte si giocherà a porte chiuse e le gare si disputeranno in notturna o nel tardo pomeriggio.
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