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«Addio cronoscalata, ci rivediamo nel 2021»

di Roberto Spezzigu
«Addio cronoscalata, ci rivediamo nel 2021»

Il pilota sassarese Omar Magliona è certo del rinvio del campionato. «È giusto così, prima la salute»

11 maggio 2020
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SASSARI. Freno a mano tirato di fronte al Covid 19 per Omar Magliona.«Se si potesse correre sarei pronto a partire, anche subito. Purtroppo l’emergenza sanitari sta facendo passare in secondo piano l'automobilismo sportivo e tutto lo sport in generale. Come tutti devo, a malincuore, tirare il freno a mano».

Il pilota sassarese Omar Magliona, pluricampione italiano delle cronoscalate e vincitore del titolo nel 2019 con l'Osella Pa2000 Honda E2SC sotto i colori della scuderia Cst Sport di Gioiosa Marea (Messina), lo scorso anno aveva vinto il suo nono tricolore ma ora non ha molti dubbi sul fatto che questa stagione ormai sia conclusa prima di iniziare . «Eravamo già pronti a partire per l'ennesima avventura agonistica del Civm (Campionato italiano velocità montagna), l'obiettivo era centrare il decimo titolo e provare ancora l'assalto all'assoluto, titolo che lo scorso anno mi ha visto in testa per gran parte della stagione. Solo nel finale sono stato scavalcato per il discorso scarti e coefficienti nelle tre prove finali del campionato. Quest’anno credo che purtroppo il campionato non si correrà». Per Magliona in questo momento al primo posto c’è l’emergenza sanitaria. «Ed è giusto così. Con tutto quello che sta succedendo lo sport passa in secondo piano. . D'altronde io corro per divertirmi e in questa situazione non ci sono proprio le condizioni per poterlo fare. In questo momento tutti abbiamo paura del contagio».

Magliona oltre a essere uno sportivo è anche un imprenditore: si occupa della gestione dell'impianto dell'Autodromo di Sardegna Franco di Suni di Mores, attività bloccata per le disposizioni sul distanziamento sociale. «Cosa penso della sospensione dell’attività agonistica? In un momento così difficile come quello che stiamo vivendo bisogna pensare prima alla salute, poi lo sport tornerà. Tra l’altro non credo sia un problema se l'automobilismo sportivo si prende un anno sabbatico sospendendo i campionati. Ci sarà bisogno di una nuova organizzazione e questo richiede del tempo. Ora è meglio fermarsi, poi quando la pandemia rallenterà si potrà pensare al campionato 2021». Come ricorda il pilota, l’organizzazione di un campionato automobilistico è molto complessa. «Bisogna innanzitutto organizzare i trasporti e prenotare gli alberghi per ospitare gli organizzatori. Ma come si fa uin queste condizioni?».

Cambierà qualcosa per l’automobilismo sportivo dopo l’epidemia coronavirus? «Sarà un colpo pesante, come per tutti gli altri sport dilettantistici, subirà un forte ridimensionamento, è ovvio. La dipendenza di questo mondo sportivo dalla situazione socio-economica è assoluta e attualmente purtroppo non sembra che ce la passiamo molto bene . Il problema economico e del lavoro, che arriverà dopo l’emergenza sanitaria, renderà molto difficile un ritorno alla situazione di prima. Per tutti sarà una nuova esperienza della quale nessuno conosce gli attuali contorni – continua Magliona–. Ripeto, io ero già pronto per rituffarmi nella ennesima avventura agonistica del tricolore delle cronoscalate ma ora ci sono altre priorità di cui tener conto. Ora aspetterò l'evoluzione delle cose per valutare come dar sfogo alla mia grande passione e mettermi ancora alla guida dei nostri bolidi rombanti per sfidare avversari e cronometro».

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