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L’atletica sarda riparte e aspetta le prime gare

di Roberto Spezzigu
L’atletica sarda riparte e aspetta le prime gare

Riaperti gli impianti a Sassari, Cagliari, Macomer e Galtellì. Nuoro attende Salaris (Fidal): «Ancora nessuna data certa per la ripresa delle gare regionali» 

19 maggio 2020
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SASSARI. La Fase 2 proietta l'atletica leggera sarda in una nuova dimensione, completamente sconosciuta. Il primo impianto ad aprire i battenti è stato lo stadio dei Pini “Tonino Siddi” a Sassari e ora il movimento isolano è pronto a riprendere l'attività.

«A Sassari, grazie all'autorizzazione dell'assessore comunale allo sport Paola Boiano, siamo stati i primi in Sardegna a riaprire. Anche se a porte chiuse, dal 4 maggio abbiamo comunque potuto riprendere l'attività – dice Gianni Salaris, presidente della Fidal provinciale di Sassari–. Allenamenti a porte chiuse e a tempo limitato, solo il pomeriggio dalle 13,30 alle 19,30, e con pochi atleti. Nel rispetto delle regole ci siamo attrezzati con dei tavolini di sanificazione all'esterno e per ora si stanno allenando, individualmente, solo atleti di carattere nazionale e regionale. Tutti, atleti, tecnici e dirigenti si stanno comportando in modo responsabile e di questo sono molto orgoglioso».

Se a Sassari gli allenamenti sono già partiti, cosa succede nel resto dell’isola? «Quasi tutti gli atleti di livello nazionale e regionale del settore assoluto fino agli junior under 20 hanno ripreso gli allenamenti», dice Giorgio Fenu, fiduciario tecnico regionale Fidal Sardegna.

Ma quando si potrà riprendere a gareggiare in Sardegna? «È questo è il vero problema – spiega Fenu – Ancora non è stato stilato un calendario definitivo a livello nazionale e quindi non si può organizzare quello regionale. Quasi sicuramente si ripartirà tra la fine settembre e i primi di ottobre ma per ora non è possibile fare alcuna programmazione. Il problema-conclude il tecnico del Cus Sassari Fenu-è che far ripartire a pieno ritmo il movimento, come per tutti gli sport, in questa situazione non sarà certo facile».

Più problematica la situazione a Nuoro, come spiega il presidente della Fidal provinciale Gianni Diana. «A Nuoro al campo scuola Tommaso Podda è tutto bloccato e dal competente assessore allo sport non abbiamo avuto nessuna notizia in merito. So che si stanno allenando gli atleti di carattere nazionale Elias Sagheddu, Antonio Moro e Giulia Mannu ma per il resto è ancora tutto chiuso. Mi risulta che abbiano invece ripreso l'attività a Macomer e Orani e che Dorgali stia usufruendo degli impianti di Galtellì. Per ripartire aspettiamo che si sblocchi il campo scuola di Nuoro».

Da Cagliari fa il punto della situazione lo storico allenatore del Cus Cagliari, Pompilio Bargone. «Al campo Coni di Viale Diaz (ora Stadio Comunale dell'Atletica), si stanno allenando alcuni atleti di carattere nazionale mentre negli impianti del Cus a Sa Duchessa dopo due mesi di chiusura abbiamo, per un numero limitato di atleti del Cus, riaperto parzialmente per 4 volte alla settimana dalle 15 alle 17. Per l'attività agonistica non sappiamo quando e come si potrà riprendere». Sulla stessa linea anche Paolo Reni, tecnico e dirigente Ichnos Sassari e responsabile tecnico regionale del settore salti. «A Sassari, grazie a Gianni Salaris, siamo stati i primi in Sardegna a riaprire. Ora bisognerà provare a estendere gradualmente il numero delle presenze aprendo prima agli allievi under 18 e poi ai cadetti under 16. I giovani atleti devono riprendere ad allenarsi il primo possibile. Il rischio è che abbandonino l’atletica, per sempre».

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