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Il sondaggio Fin: i sardi non vedono l’ora di rituffarsi in piscina

Il sondaggio Fin: i sardi non vedono l’ora di rituffarsi in piscina

SASSARI. La Sardegna ha una gran voglia di tornare a nuotare dopo due mesi di stop forzato. Lo afferma a chiare lettere “Il nuoto al tempo del coronavirus”, il questionario diffuso nei giorni scorsi...

21 maggio 2020
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SASSARI. La Sardegna ha una gran voglia di tornare a nuotare dopo due mesi di stop forzato. Lo afferma a chiare lettere “Il nuoto al tempo del coronavirus”, il questionario diffuso nei giorni scorsi dal comitato Fin Sardegna sulla sua pagina Facebook per tastare il polso al movimento isolano, al quale hanno risposto oltre 4.000 persone, con una netta maggioranza femminile (60,3%).

Hanno risposto soprattutto dalla provincia di Sassari (1526, 37,8%), seguita da Cagliari (1430, 35,4%), Oristano (259, 6,4%), e poi Carbonia – Iglesias (247), Olbia-Tempio (234), Medio Campidano (231), Nuoro (91), ed Ogliastra (17). Il 30,2% dei partecipanti segue corsi per adulti, il 17,2% l’acquafitness e il 16,9% sono agonisti. Il 13,9% fa nuoto libero, il 13,4% partecipa ai corsi per bambini (4-10 anni). 12,3% i master, a seguire i frequentatori di corsi da 1 a 17 anni (7,4%), gli interessati al nuoto neonatale 0-3 anni (3,4%), a quello paralimpico (2,8%), e gli over 65 (1,5%), più un 8,7% impegnato in altre attività non comprese in elenco. Alla domanda “riprenderesti a nuotare una volta consentito dal Dpcm?” si registra infatti ben il 78% di “sì”, con i “non so” che si fermano 15,1%, ed alla seguente “pensi sia corretto riprendere subito la pratica dello sport?” il 63,6% ha risposto di sì, il 17,4% che non è una priorità, il 9,7% non ritiene giusto entrare in vasca senza un vaccino idoneo, ed il 9,3% è contrario.

Sul quesito “la pausa forzata ha influenzato positivamente la tua voglia di riprendere la pratica dell'attività sportiva?”, l’85,7% ha detto sì, e l’83,6% ha ammesso di aver risentito fisicamente dello stop. Ma la decisione se tornare o no in vasca sarà influenzata da vari fattori, come scarsa motivazione, cambiamento della situazione economica, il timore del virus e le eventuali limitazioni previste.

Nella richiesta se “le nuove ordinanze relative alle indicazioni sulla pratica sportiva soddisfano le tue aspettative” a prevalere è il “no” con il 48,9% contro il “non so” al ed il “si” al 19,6%. Delicato infine il punto “reputi sicura la pratica sportiva all'interno di un impianto sportivo al chiuso?”, con la prevalenza al fotofinish dei “si” (37,6%), davanti ai “non so” (37,4%) ed ai “no” (25%).

Fabio Fresu

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