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La Gialeto si riscopre ambiziosa

Il bomber Ibba: «La società è solida, ora pensiamo a rinforzarci»

06 luglio 2020
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CAGLIARI. La Gialeto prova a scalare nuovamente i gradini del calcio dilettantistico isolano. L’approdo in Prima categoria è un passo importante. «È stata un’annata particolare, per lo stop dovuto al covid-19 – dice l’esperto attaccante Alessandro Ibba –, ma non posso non rimarcare tutta la nostra soddisfazione: abbiamo disputato una grande stagione, in cui soprattutto noi, la Don Bosco Guspini e la Verde Isola di Carloforte ci siamo dati battaglia sin dall’inizio. Alla fine la classifica ci ha premiato col primo posto per classifica avulsa, un altro fattore di cui essere molto contenti. Siamo una società molto giovane, nata nel 2014 sulle ceneri della vecchia Polisportiva Gialeto, e col tempo e grazie anche alla bravura e al grande lavoro di tutti i dirigenti siamo riusciti a mettere in piedi una struttura importante. E’ stato ricostruito il settore giovanile, dal quale è stato possibile pescare tanti giovani lanciati in prima squadra con risultati soddisfacenti. Fondamentale poi l’opera svolta dal tecnico Mariano Ruggiero, argentino ma da considerare serramannese di adozione visto che fu proprio la Gialeto a consentirgli di giocare gli ultimi anni della sua carriera di calciatore dal 2006/2007 al 2012/2013. Io? Penso di aver dato un contributo importante in fatto di realizzazioni (ben 22 in 20 partite giocate), e credo che in Prima categoria la cosa importante sia mantenere anzitutto una buona base tecnica, cercando poi di rinforzare la squadra compatibilmente con le risorse economiche a disposizione».

Stefano Serra

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