La Nuova Sardegna

Sport

prima categoria 

Iscrizione al campionato a rischio ma Barumini non vuole arrendersi

BARUMINI. Tutti con il fiato sospeso a Barumini per l’attesa iscrizione della Libertas al prossimo campionato di Prima categoria. Il glorioso sodalizio del presidente Migheli non vuole arrendersi, ma...

15 luglio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





BARUMINI. Tutti con il fiato sospeso a Barumini per l’attesa iscrizione della Libertas al prossimo campionato di Prima categoria. Il glorioso sodalizio del presidente Migheli non vuole arrendersi, ma mai come quest'anno mancano le certezze per pianificare il futuro. «Come ogni anno, al termine della stagione calcistica noi dirigenti restituiamo il mandato al sindaco. Ciò al fine di sensibilizzare l'amministrazione comunale sulla ormai cronica mancanza di risorse umane nella nostra società – spiega il presidente Migheli – Non si può andare avanti con una compagine societaria di 4/5 dirigenti operativi ogni domenica. Ci sono tante incombenze da svolgere e da soli non riusciamo più ad andare avanti. E' vero, Barumini è una piccola realtà di appena 1.200 abitanti. Nonostante ciò, la società è sana. Sarebbe auspicabile un maggiore coinvolgimento di nuovi appassionati. Ogni anno, purtroppo, il copione è il medesimo. Dopo esserci dimessi a fine giugno, noi pochissimi dirigenti ancora presenti ci mettiamo la mano sulla coscienza e iscriviamo in extremis la squadra al campionato. Non mancano le soddisfazioni. Spesso riusciamo anche a lanciare i nostri giovani locali in Prima categoria dopo la trafila negli Juniores. Abbiamo purtroppo abbandonato il progetto della scuola calcio. A Barumini nascono 4 bambini ogni anno. Il calo demografico è impietoso».

Prematuro parlare di progetti sulla squadra. «Questo è il problema minore. Tutti i ragazzi vogliono rimanere con noi. Mi stanno chiamando anche giocatori di altre squadre che vorrebbero inserirsi nel nostro progetto. Ripeto, siamo una realtà sana. Sarebbe un peccato dover buttare tutto all'aria».

Matteo Cabras

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative