Una Dinamo-community su Tiscali
Stefano Sardara e Renato Soru presentano lo spazio virtuale dedicato ai tifosi: «E le regole non le imporrà Facebook...»
22 luglio 2020
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SASSARI. Cosa lega la Dinamo a Tiscali, oltre il marchio sulle divise da gioco? E cosa hanno in comune il club che nell’ultimo decennio ha scalato il basket italiano sino alla vetta e la società che da oltre un ventennio è tra i big nel mondo dei servizi internet? L’ambizione, la voglia di superare i confini dell’insularità, la visione a lungo raggio. Nei fatti, molto più di quello che si potrebbe pensare. Di certo, da ieri c’è una piattaforma pensata dal provider cagliaritano con l’obiettivo di dare una casa virtuale al mondo biancoblù, uno strumento che ha l’ambizione di dare una cittadinanza tutta sarda a una community che negli anni si è allargata a dismisura.
Made in Sardinia. Il nuovo strumento è stato presentato ieri sera su Dinamo TV durante una diretta alla quale hanno partecipato il presidente biancoblù Stefano Sardara e Renato Soru, fondatore e amministratore delegato di Tiscali, da tempo gold sponsor dei sassaresi. Con loro, oltre a Paolo Citrini, anche Mariano Pireddu, Ceo di Quentral, che ha curato lo sviluppo del software. «Esiste una comunità di appassionati che vivono la Dinamo come una famiglia – ha detto Soru –, ma ciò che va su Facebook, per esempio, appartiene alla multinazionale americana e non alla società. Le persone che vogliono un rapporto più intimo, stretto e ricco, hanno ora la possibilità di registrarsi a un vero e proprio social network. L’esperienza social della Dinamo è qualcosa di diverso che merita di avere uno spazio tutto suo. A differenza degli altri social network più conosciuti si potrà commentare, postare, proporre contenuti interagendo in prima persona con gli altri utenti che condividono uno stesso interesse, cioè la Dinamo. Ognuno potrà disegnare la propria esperienza senza che nessuno glielo imponga. Si potrà vivere la relazione in maniera diretta e senza intermediazioni».
Le grandi sfide. «Soru e Tiscali sono stati una grande fonte di ispirazione – ha sottolineato Sardara –. Le loro idee hanno superato l’isolamento, si sono confrontate con i concorrenti ad armi pari. Quando mettiamo a terra le idee noi sardi non siamo secondi a nessuno. Tiscali ha portato la visione, il non fermarsi di fronte ai limiti geografici. Come sardi, dovremmo avere tutti un pizzico di consapevolezza in più. Le idee non hanno barriere e Tiscali l’ha dimostrato in tempi non sospetti. E credo anche la Dinamo. Noi siamo come il calabrone, non potremmo volare ma ce ne freghiamo e voliamo lo stesso». Soru ha a sua volta rivolto parole di apprezzamento nei confronti del club biancoblù. «La Dinamo ha una storia bellissima – ha sottolineato, c’era già una vecchia tradizione ma negli ultimi anni è arrivata a dominare in Italia e in Europa e ha emozionato un’intera isola. Mi piace la capacità di animazione che questo presidente ha: è arrivato in un momento difficile, l’ha resa protagonista nonostante l’economia locale non sia quelle di un territorio alle porte di Milano o di Bologna. Ha fatto tutto questo riuscendo a far sentire tutti protagonisti. È un caterpillar».
«In questi anni stiamo vivendo una straordinaria trasformazione digitale – ha aggiunto Soru –, dobbiamo provare a governarla. All’inizio il nostro lavoro era costruire le reti per portare internet nelle case. Ora ci dobbiamo specializzare nei servizi, che prima erano la posta elettronica e la navigazione sul web, mentre ora non basta più, perché internet è il grande motore della vita di oggi».
La nuova community. Accessibile connettendosi – anche con smartphone – al sito dinamobasket.com, e presto disponibile anche con una app dedicata, la nuova “community” biancoblù già pochi minuti dopo l’accensione ufficiale contava diverse decine di adesioni. «Della community – ha detto ancora Stefano Sardara – faranno parte tutti i giocatori, che hanno accolto l’idea con entusiasmo e saranno a disposizione dei tifosi per condividere le proprie idee. Sarà la nostra Club House virtuale, abbiamo sposato questo progetto per poter raccontare il nostro modo di essere e la nostra cultura. La Dinamo non è solo basket, questa community ci permetterà di esprimerci a nostro piacimento. Questi ultimi mesi hanno dimostrato che la comunicazione deve avvenire anche in forme moderne, con una visione diversa da quella fisica. Per noi è uno strumento in più che sarà molto importante». (a.si.)
Made in Sardinia. Il nuovo strumento è stato presentato ieri sera su Dinamo TV durante una diretta alla quale hanno partecipato il presidente biancoblù Stefano Sardara e Renato Soru, fondatore e amministratore delegato di Tiscali, da tempo gold sponsor dei sassaresi. Con loro, oltre a Paolo Citrini, anche Mariano Pireddu, Ceo di Quentral, che ha curato lo sviluppo del software. «Esiste una comunità di appassionati che vivono la Dinamo come una famiglia – ha detto Soru –, ma ciò che va su Facebook, per esempio, appartiene alla multinazionale americana e non alla società. Le persone che vogliono un rapporto più intimo, stretto e ricco, hanno ora la possibilità di registrarsi a un vero e proprio social network. L’esperienza social della Dinamo è qualcosa di diverso che merita di avere uno spazio tutto suo. A differenza degli altri social network più conosciuti si potrà commentare, postare, proporre contenuti interagendo in prima persona con gli altri utenti che condividono uno stesso interesse, cioè la Dinamo. Ognuno potrà disegnare la propria esperienza senza che nessuno glielo imponga. Si potrà vivere la relazione in maniera diretta e senza intermediazioni».
Le grandi sfide. «Soru e Tiscali sono stati una grande fonte di ispirazione – ha sottolineato Sardara –. Le loro idee hanno superato l’isolamento, si sono confrontate con i concorrenti ad armi pari. Quando mettiamo a terra le idee noi sardi non siamo secondi a nessuno. Tiscali ha portato la visione, il non fermarsi di fronte ai limiti geografici. Come sardi, dovremmo avere tutti un pizzico di consapevolezza in più. Le idee non hanno barriere e Tiscali l’ha dimostrato in tempi non sospetti. E credo anche la Dinamo. Noi siamo come il calabrone, non potremmo volare ma ce ne freghiamo e voliamo lo stesso». Soru ha a sua volta rivolto parole di apprezzamento nei confronti del club biancoblù. «La Dinamo ha una storia bellissima – ha sottolineato, c’era già una vecchia tradizione ma negli ultimi anni è arrivata a dominare in Italia e in Europa e ha emozionato un’intera isola. Mi piace la capacità di animazione che questo presidente ha: è arrivato in un momento difficile, l’ha resa protagonista nonostante l’economia locale non sia quelle di un territorio alle porte di Milano o di Bologna. Ha fatto tutto questo riuscendo a far sentire tutti protagonisti. È un caterpillar».
«In questi anni stiamo vivendo una straordinaria trasformazione digitale – ha aggiunto Soru –, dobbiamo provare a governarla. All’inizio il nostro lavoro era costruire le reti per portare internet nelle case. Ora ci dobbiamo specializzare nei servizi, che prima erano la posta elettronica e la navigazione sul web, mentre ora non basta più, perché internet è il grande motore della vita di oggi».
La nuova community. Accessibile connettendosi – anche con smartphone – al sito dinamobasket.com, e presto disponibile anche con una app dedicata, la nuova “community” biancoblù già pochi minuti dopo l’accensione ufficiale contava diverse decine di adesioni. «Della community – ha detto ancora Stefano Sardara – faranno parte tutti i giocatori, che hanno accolto l’idea con entusiasmo e saranno a disposizione dei tifosi per condividere le proprie idee. Sarà la nostra Club House virtuale, abbiamo sposato questo progetto per poter raccontare il nostro modo di essere e la nostra cultura. La Dinamo non è solo basket, questa community ci permetterà di esprimerci a nostro piacimento. Questi ultimi mesi hanno dimostrato che la comunicazione deve avvenire anche in forme moderne, con una visione diversa da quella fisica. Per noi è uno strumento in più che sarà molto importante». (a.si.)
