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Si gioca, la Dinamo ritrova il sorriso

di Mario Carta
Si gioca, la Dinamo ritrova il sorriso

Alle 21 a Olbia la sfida con Roma. Il caso di sospetta positività: tutti negativi al secondo tampone, oggi un terzo esame

03 settembre 2020
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SASSARI. Con il sorriso. Perché finalmente questa sera alle 21 al GeoPalace di Olbia – contro la Virtus Roma – dopo 6 infiniti mesi (ultima partita il 10 marzo a Burgos) si torna in campo, e perché il primo tampone di verifica ieri ha detto: tutti negativi.

Il sospetto caso di positività al covid-19 nel cosiddetto “gruppo squadra”, per quanto tutti in casa biancoblù facciano professione di ottimismo e insieme di realismo, va considerato. E pesa. Pare sia un giocatore. La procedura prevedeva un immediato tampone di verifica e l’esito è stato... positivo. Nel senso che tutti nella famiglia Dinamo sono negativi. Non si sa se sia negativo anche il sospetto contagiato, ma poco conta perché per poter giocare, o rientrare in gioco anche con un altro ruolo, servono due negatività di fila e questo si potrebbe verificare eventualmente soltanto oggi. La Dinamo infatti stamattina prima della partenza per Olbia si sottoporrà per l’ennesima volta all’analisi, e nel pomeriggio potrà conoscere con precisione la situazione-virus.

La gara in ogni caso non è in dubbio. Si parte. Alle 21, sotto la direzioni arbitrale di Rossi, Perciavalle e Valzani coach Pozzecco e i suoi giocano per i due punti, dopo l’assaggio al city of Cagliari con le belle prove offerte contro Milano (ko in volata) e Venezia (vittoria). Il covid pesa, ma conta anche la situazione precampionato, in casa biancoblù, con Stefano Gentile e Filip Kruslin fermi a lungo per problemi muscolari, e Justin Tillman che una volta esaurita la quarantena ha svolto davvero pochi allenamenti con il gruppo, e viene oltretutto da uno stop per infortunio nella scorsa stagione. La Dinamo è comunque in grado di tenere il parquet e di provare a partire col piede giusto. Con una motivazione in più: difendere il titolo conquistato la scorsa estate a Bari contro Venezia. Dall’altra parte Roma, iscritta al campionato solo all’ultimo e ancora con il cartello “lavori in corso“ ben fresco sulla facciata. Pozzecco ha avuto parole di stima per il suo collega Bucchi, che però a Olbia avrà non pochi problemi. Tantissimi giovani in campo, nessun americano a disposizione: Farley è al lavoro solo da due giorni, Robinson non è pronto, Evans ha appena fatto le visite mediche. Se ne parlerà più avanti, sempre a Olbia magari. Così, diventa «un’occasione per continuare la preparazione – spiega Bucchi –, stando attenti a non farci male». Però si gioca, nonostante tutto, e a tutti una volta tolta la mascherina al momento della palla a due scapperà un sorriso.

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