Marco Sanna l’ottimista «Questa Nuorese è tosta»
di Francesco Pirisi
Nonostante la partenza ad handicap il tecnico verdazzurro crede nella squadra «Quando saremo al completo saranno i nostri avversari a mettersi dei problemi»
09 novembre 2020
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NUORO. La Nuorese è forzatamente ai box per via dell’emergenza Covid-19. Tra i campionati sospesi quello di Eccellenza regionale, dove la Nuorese gioca da tre anni, animata dalla speranza di risalire nella quarta serie nazionale. Il discorso sarà ripreso il 6 dicembre, quando epidemia permettendo, si dovrebbe tornare in campo. I cinque punti di penalizzazione iniziale e le due sconfitte, su sei gare, non depongono per il momento a favore dei sogni di gloria dei barbaricini. L’Atletico Uri, battistrada del campionato, ha 16 punti di vantaggio sui verdazzurri e sopravanza altri club partiti con gli auspici di un torneo sontuoso. Marco Sanna, ex mediano in A del Cagliari, non indietreggia però un centimetro dagli obiettivi: «Il torneo ha percorso nemmeno un quarto del tragitto. La Nuorese – assicura il tecnico di Sassari – ha le possibilità intatte per una stagione di vertice».
La scusante dell’andamento a singhiozzo delle prime giornate è nel fatto che sono mancati molti titolari: «Una volta che la squadra sarà al completo – afferma Sanna – i problemi se li dovranno mettere i nostri avversari». Lo stop se toglie continuità al lavoro dei calciatori e sapore alle domeniche dei tifosi di Nuoro, in compenso consente il recupero di alcuni giocatori. È il caso di Mannoni, arrivato per dare potenza al centrocampo, ma messo fuorigioco da una distorsione alla caviglia: «Si sta curando – spiega Sanna – e lo riavremo integro e in forma».
La buona condizione atletica è ora affidata agli allenamenti individuali che ogni componente la rosa sta svolgendo nella propria residenza. La tabella è quella impartita dallo staff tecnico: «Non è come allenarsi tutti insieme al campo – aggiunge Marco Sanna – ma i giocatori vi ci si applicano e torneranno con una condizione fisico-atletica sufficiente». Il campionato dovrebbe riprendere con le scadenze delle gare segnate nel calendario. Quella del 6 dicembre assegna a Fabio Cocco e compagni la trasferta sul campo dell’Atletico Uri. «Nome e forza degli avversari a parte – sottolinea Marco Sanna - per noi l'imperativo di giocare a pieno regime tutte le gare, senza guardare la classifica. Non sarà facile agguantare le prime posizioni – aggiunge – non fosse altro perché oggi occupata dall'Atletico Uri, che ritengo la squadra più attrezzata del torneo. L’altra formazione di livello è l’Ilvamaddalena. Ma io guardo alla Nuorese, in cui credo molto».
La scusante dell’andamento a singhiozzo delle prime giornate è nel fatto che sono mancati molti titolari: «Una volta che la squadra sarà al completo – afferma Sanna – i problemi se li dovranno mettere i nostri avversari». Lo stop se toglie continuità al lavoro dei calciatori e sapore alle domeniche dei tifosi di Nuoro, in compenso consente il recupero di alcuni giocatori. È il caso di Mannoni, arrivato per dare potenza al centrocampo, ma messo fuorigioco da una distorsione alla caviglia: «Si sta curando – spiega Sanna – e lo riavremo integro e in forma».
La buona condizione atletica è ora affidata agli allenamenti individuali che ogni componente la rosa sta svolgendo nella propria residenza. La tabella è quella impartita dallo staff tecnico: «Non è come allenarsi tutti insieme al campo – aggiunge Marco Sanna – ma i giocatori vi ci si applicano e torneranno con una condizione fisico-atletica sufficiente». Il campionato dovrebbe riprendere con le scadenze delle gare segnate nel calendario. Quella del 6 dicembre assegna a Fabio Cocco e compagni la trasferta sul campo dell’Atletico Uri. «Nome e forza degli avversari a parte – sottolinea Marco Sanna - per noi l'imperativo di giocare a pieno regime tutte le gare, senza guardare la classifica. Non sarà facile agguantare le prime posizioni – aggiunge – non fosse altro perché oggi occupata dall'Atletico Uri, che ritengo la squadra più attrezzata del torneo. L’altra formazione di livello è l’Ilvamaddalena. Ma io guardo alla Nuorese, in cui credo molto».
