La Nuova Sardegna

SASSARI. Di rinvio in rinvio, il Latte Dolce proprio non riesce a tornare in campo. Anche la data del 15 novembre, che prevedeva il recupero della gara esterna con la Vis Artena, è stata archiviata senza gioco. Per il solito motivo: lo stato di salute della squadra laziale, che non consente incontri... ravvicinati. Rassegnata all'amara giostra dei rinvii, la squadra sassarese continua a tenersi attiva lavorando con la solita dedizione agli ordini di mister Udassi, per farsi trovare pronta alla chiamata del campionato che per i biancocelesti potrebbe riprendere domenica 22, col recupero della gara casalinga con l'Afragolese. Se la situazione epidemiologica lo permetterà. «Quanto è difficile non giocare la domenica? Tantissimo – afferma il centrocampista Carlo Nurra –. Soprattutto perchè siamo reduci da un digiuno lungo parecchi mesi e speravamo di ritrovare la normalità in questa stagione. Invece non è stato così ed eccoci qua, ad aspettare ancora una volta di riprendere a giocare. La situazione è difficile, stiamo cercando di viverla con serietà e professionalità, mettendoci grande impegno negli allenamenti per mantenere alto il livello di preparazione fisica e mentale. Bisogna farsi trovare pronti quando sarà ridato il via». Prima dello stop il Latte Dolce non aveva brillato, incamerando tre pareggi e subendo una sconfitta (a Monterosi). L'obiettivo più urgente adesso è assaporare la prima vittoria. «L'inizio di questo campionato - continua Nurra - non è stato dei migliori, considerato il potenziale del gruppo. Ci aspettavamo di più ma non ci siamo demoralizzati e mai lo faremo. In queste settimane abbiamo lavorato per trovare forma e compattezza, siamo pronti per conquistare i primi 3 punti. Nel primo scorcio del torneo è forse mancata un po' di fame, nei derby con Arzachena e Muravera dovevamo crederci di più e nella trasferta di Monterosi è mancata la spinta giusta, nel secondo tempo, per riequilibrare la gara, come invece abbiamo fatto la settimana dopo col Formia. Ma credo che il Latte Dolce sia sulla strada giusta. Questo è il mio primo campionato in D e devo adeguarmi ai tempi di gioco, ma ho la fortuna di avere il sostegno di un gruppo che sa come far crescere i giovani. Ho tanto da imparare e dimostrare, sento la fiducia del mister, della squadra e della società. Cercherò di non deludere nessuno». (s.usai)