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«Per il mio Latte Dolce un torneo penalizzante»

«Per il mio Latte Dolce un torneo penalizzante»

Il presidente della società sassarese Roberto Fresu si sfoga: impossibile giocare a intermittenza

23 novembre 2020
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SASSARI. Che sarebbe stata una stagione sofferta si sapeva, ma certo il Latte Dolce non pensava che sarebbe stata così dura e intermittente, tra primi risultati deludenti e uno stop ormai infinito, tra gare rinviate, campionato sospeso e recuperi che non riescono a essere giocati. Difficile restare allenati mentalmente, perché se sul campo la preparazione fisica non si è mai interrotta è invece messa a dura prova la concentrazione, senza avversari e senza la tensione della sfida. I biancocelesti si stanno impegnando con tutte le forze per rispondere al meglio alla chiamata del campo, quando sarà, e mister Udassi non risparmia il lavoro quotidiano ai suoi ragazzi, che hanno sempre più fame di rituffarsi nei 90’. La situazione non è facile da gestire, tra un presente di attesa e un futuro che resterà comunque nebuloso. «Ci sono tanti aspetti sulla prosecuzione di questo campionato – commenta il presidente Roberto Fresu – che vanno approfonditi. Il momento è delicatissimo, occorre fermarci a riflettere su ciò che sta accadendo in questo periodo storico di perenne emergenza e di crisi senza precedenti. In estate avevamo più di un dubbio sulla ripresa dell'attività, dopo tanti mesi di fermo, ma ci siamo lanciati comunque nella nuova avventura, nonostante le numerose difficoltà. I problemi sul campo sono subito emersi – aggiunge il presidente sassarese, analizzando le partite giocate (solo 4) dalla sua squadra – per i tanti infortuni e perché non c'erano state altre opportunità di confronto, essendo saltata la coppa Italia. Così non si è potuto vedere in campo un Latte Dolce forte e autoritario».

Poi sono iniziati i rinvii. «L’ultima gara risale ormai al 17 ottobre e nel frattempo nulla è cambiato, i protocolli sanitari sono rimasti gli stessi, i problemi si vanno accumulando e i bilanci sono sempre più appesantiti. Io continuo a pensare che data la situazione forse questo campionato non doveva neppure cominciare, così è troppo penalizzante per le società, per i giocatori e per i tecnici. Si continuano a fare sacrifici per rispettare le regole, perché giocare in serie D non è un hobby e intorno alla categoria gira un'economia».

Lo sfogo di Fresu è quello di tutti gli altri presidenti di società che faticano a vedere la luce in un tunnel sempre più lungo, anche se ormai anche ai piani alti della Lega ci si è resi conto che senza nuove regole il campionato non può ripartire. È stata inoltrata la proposta alla commissione medico-scientifica della Figc di modificare tempi e modi dello screening sui gruppi squadra, utilizzando test rapidi per innalzare il livello di sicurezza e garantire maggiore regolarità alla stagione. Altrimenti si continuerà ad andare di rinvio in rinvio. Una volta approvato e varato il nuovo protocollo sanitario sarà rimodulato anche il regolamento per la richiesta di rinvio delle gare causa Covid.

Sandra Usai



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