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Poz e il successo su Treviso: «Tante cose positive ma dobbiamo crescere»

Poz e il successo su Treviso: «Tante cose positive ma dobbiamo crescere»

Il coach del Banco: «In questo campionato ogni singola vittoria va sudata». Il meglio e il peggio: «Grande spirito di sacrificio, ma la difesa è andata a sprazzi»

14 dicembre 2020
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SASSARI. «In questo campionato vincere è davvero complicato contro chiunque. Quindi ci prendiamo i 2 punti, sapendo che dobbiamo migliorare soprattutto nella costanza a livello difensivo». Gianmarco Pozzecco prende e porta a casa. «Abbiamo fatto sia passi indietro che passi in avanti – dice il coach della Dinamo –, abbiamo concesso ai nostri avversari 9 punti nel secondo quarto, nel terzo siamo stati bravi e poi come loro hanno aumentato il ritmo noi non siamo stati pronti in difesa sin dal primo passaggio. Ripeto, fondamentalmente la verità è che è complicato vincere contro chiunque, ci teniamo la vittoria e le cose buone, dobbiamo migliorare soprattutto sulla costanza difensiva che è un po’ venuta a mancare, questa è la cosa di cui sono meno contento. I ragazzi son stati bravi, ci hanno creduto e hanno lottato. Sono contento in particolare per Gentile che ha preso un rimbalzo decisivo e ha fatto canestro in un momento molto critico. Voglio che riprenda fiducia e continuità, dopo l’infortunio».

Il quintetto biancoblù sbanda costantemente quando escono Spissu, Burnell e Bilan. «È in parte vero – risponde Poz – e c’è una motivazione: loro sono quelli che hanno avuto maggiore continuità dall’inizio dell’anno, non hanno avuto il Covid e forse non hanno saltato neanche un allenamento. Loro tre, insieme a Bendzius, hanno sviluppato una conoscenza in campo che gli altri non hanno. La seconda motivazione è che sono forti, e il terzo aspetto è che dovremo lavorare per far sì che questa differenza si veda sempre meno».

Con questa vittoria, Pozzecco ha raggiunto Perazzetti al secondo posto della graduatoria degli allenatori biancoblù con più vittorie. «Sono contento, non posso nasconderlo, mi fa piacere avere raggiunto un bravo allenatore come Perazzetti. Mi fa sentire ancora più parte di questo mondo, ringrazio anche oggi Stefano Sardara per avere regalato questo cambiamento epocale alla mia vita e ovviamente i miei giocatori e il mio staff: è solo grazie a loro che un pirla come me ha potuto raggiungere questo piccolo traguardo».

In casa Treviso, Max Menetti fa i complimenti al Banco e non nasconde il rammarico. «Sassari ha vinto meritatamente. Noi dobbiamo essere arrabbiati, siamo stati pessimi sulle palle in cui c’era da buttarsi per terra. Per vincere qualsiasi tipo di gara serve quel tipo di rabbia. Da parte mia speravo finalmente di riuscire a battere la Dinamo – chiude con il sorriso Menetti, che guidava Reggio Emilia durante l’epica finale scudetto del 2015 –, spero di farcela almeno al ritorno».

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