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Una Dinamo da applausi spazza via Pesaro e fa poker

di Andrea Sini
Una Dinamo da applausi spazza via Pesaro e fa poker

Quattro vittorie consecutive per i sassaresi, che restano al terzo posto in classifica Primo tempo durissimo, poi i biancoblù fanno il vuoto e chiudono con 3 sassaresi in campo

18 gennaio 2021
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SASSARI. Due sassaresi e un portotorrese in campo, un capitano sassarese che si riposa in panchina, il tabellone segnapunti che parla di un rassicurante +25. Sorrisi autoctoni, sorrisi belli e trascinanti, per una Dinamo solida a cattiva al punto giusto, che sul parquet del PalaSerradimigni batte la Carpegna Prosciutto Pesaro per 99-74 nel primo turno del girone di ritorno.

Numeri da sballo. Sei uomini in doppia cifra, dieci a referto con almeno un punto. Quarta vittoria di fila, la sesta nelle ultime sette partite, il che significa che tra dicembre e gennaio l’unica sconfitta in campionato è arrivata in casa della capolista Milano. La Dinamo, zitta zitta, si conferma al terzo posto, in barba all’assenza di un americano. E si concede il lusso di schierare negli ultimi 3 minuti, con Spissu in panchina a riposare, un quintetto con altri 3 prodotti locali, ovvero i baby Marco Antonio Re e Luca Sanna, e l’esperto Massimo Chessa, al suo terzo debutto con la maglia biancoblù 17 anni dopo il primo.

Niente paura. Lo spettro del Covid ha aleggiato in questi giorni nello spogliatoio della Vuelle Pesaro: il match si è giocato regolarmente, dopo il tampone effettuato ieri, ma i marchigiani si sono presentati a Sassari senza Tambone (positivo) e Delfino (bloccato dal mal di schiena). Nonostante queste due importanti assenze la squadra di Repesa ha dato parecchio filo da torcere al Banco per oltre metà gara, raschiando letteralmente il barile e trovando punti forse insperati da Drell (16, rispetto ai 3 di media) e Serpilli (3 triple, zero sino a ieri). La Dinamo ha risposto con una eccezionale prova di squadra, che ha visto almeno 7-8 giocatori salire in cattedra in momenti diversi della gara.

Testa a testa. Si attendeva il duello Bilan-Cain, ma Bilan ha dominato l’avversario diretto e il match ha preso un’altra direzione. Per metà gara, come detto, la Vuelle ha risposto colpo su colpo ai sassaresi, mettendo il muso avanti solo per qualche istante (6-9), ma rimanendo comunque attaccata al collo dei biancoblù: dopo il 23-19 del primo quarto, con gli uomini della panchina belli pronti (32-24 grazie a Treier e Kruslin), Pesaro è tornata subito in partita (32-29), mentre Drell faceva impazzire Burnell e Zanotti firmava la parità a quota 38 con una tripla. Si assiste qualche minuto di vera sparatoria da oltre l’arco, con Gentile, Bendzius e Filloy protagonisti.

La spallata. Il +3 di metà gara (44-41) non è affatto rassicurante, ma la Dinamo esce dagli spogliatoi con il piglio giusto. La difesa si muove bene e dall’altra parte le esecuzioni dei giochi sono perfette: arriva un break di 9-0, poi dopo la bomba di Filipovity la Dinamo accelera ancora e con Burnell e Bilan tocca il +11 (57-46) a 6’10” da fine periodo. Coach Repesa chiede timeout e manda dentro Filloy e Serpilli, che immediatamente fanno centro da oltre l’arco. Il Banco risponde con Spissu e Gentile, che allungano ancora (64-52 a 4’20”), tocca il +14 (70-56) e chiude il terzo quarto avanti 72-61.

Il gran finale. L’uscita dai blocchi dei sassaresi è devastante: il quintetto con Katic, Kruslin e Treier, insieme a Burnell e Bilan, innesta la sesta marcia: tutti difendono, tutti fanno canestro e regalano 5 minuti di autentico spettacolo. La forbice si allarga sempre di più e dall’82-65 il Banco spinge sino al +20, con la tripla di Kruslin che vale l’89-69 a 4’57” dalla fine che mette la vittoria al sicuro. La difesa biancoblù non concede nulla e dopo il +26 firmato da Burnell e Kruslin (95-69 a 3’), Pozzecco dà spazio a Gandini, Re, Sanna e Chessa. Ci sono in campo due sassaresi e un portotorrese, e non è una barzelletta: è una grande Dinamo.

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