La Nuova Sardegna

Sport

Olbia scatenata, manita alla Pro Sesto

di Paolo Ardovino
Olbia scatenata, manita alla Pro Sesto

Doppiette di Cocco e Ragatzu e gol di Biancu. Gara perfetta dei bianchi che fanno un bel passo verso la salvezza

3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Il rischio è di lasciarsi andare a una lunga prosopopea dell’Olbia e rimanere senza aggettivi. E allora, per dovere di sintesi, c’è che la partita di ieri è stata semplicemente perfetta. Stavolta nessuna sbavatura sull’aspetto tecnico, tattico e mentale. Nessun gol subito per la seconda partita di fila, è una notizia. Cinque reti tutte in una volta, è notizia assai più grande. Poi ci sono le sottotrame venute fuori nei novanta minuti, come la risposta di Cocco alle ultime panchine, da attaccante di razza, con una doppietta. Doppietta anche per Ragatzu, che copre qualche prestazione opaca. Biancu finalmente è il giocatore che ci si aspettava, vero perno offensivo dell’ultima Olbia di Canzi.

Non sarebbe onesto non riconoscere le difficoltà della Pro Sesto, a quanto pare ancora in uscita dal tunnel delle positività da covid, ma è anche vero che domenica si è vista strappare la vittoria solo al 94' dalla Pistoiese. Il recupero della 23esima giornata, i casi nella rosa milanese furono scoperti proprio 24 ore prima di partire per Olbia, qualche settimana fa, è una risposta netta dei bianchi. A chi chiedeva continuità dopo il pareggio con la Pro Vercelli; a un fantasma che rischiava di pesare più del dovuto, quello del turno infrasettimanale di otto giorni fa, quando al “Nespoli” esultò il Piacenza per un clamoroso e imbarazzante 2-3.

Partita perfetta, si diceva. Senza rischio di eccedere in entusiasmo, è andata effettivamente così. Quando il tabellino diceva già 2-0 dopo mezz’ora, per i galluresi rischiava di essere una situazione più difficile che facile da gestire (sì, è uno dei grandi paradossi dell’Olbia di quest’anno). Devono aver fatto una grande seduta psicologica, o il discorso pre-partita di Canzi dev’essere stato particolarmente centrato, sta di fatto che rispetto al solito la squadra non ha mollato la presa ma ha continuato a spingere sull’acceleratore. Con ragione, non è stato troppo difficile andare all’intervallo avanti di tre reti.

L’avvio di ripresa, solitamente beffardo ai bianchi, stavolta ha fatto registrare altre due reti. A “manita” servita, poi, pieno controllo della situazione. Si imputava a Canzi l’errore di aver finora inteso gestione della partita come barricate difensive. Ieri, a +5, in campo resisteva il tridente d'attacco. E resistevano le urla di rimprovero di Giandonato ai compagni, anzi aumentavano di volume. Va da sé che la cronaca della partita sia cronaca dei gol. L’Olbia, va sottolineato, non ha dominato a furia di avanzate continue, ma per controllo e cinismo: ogni tentativo provato è andato a segno. Il primo a 30” dal via quando Cocco - titolare per l’assenza di Udoh - colpisce di testa su assist di Emerson. Lo stesso duo si ripete al 28’, ma da corner. Qui digressione sull’ennesimo schema riuscito, è il marchio di fabbrica di Massimiliano Canzi. Cinque giri di lancette dopo, Lella viene atterrato in area, Ragatzu calcia dagli undici metri ed è spiazzante, palla a destra, portiere a sinistra.

Nella ripresa, i due gol finali arrivano entrambi da contropiede: al 50’ Ragatzu semina i difensori e supera il portiere con un pallonetto. Al 55’ Biancu ha davanti una prateria, quasi al limite prende la mira e il tiro è imparabile. Lo ha detto il presidente a fine gara, lo hanno scritto i tifosi sui social e probabilmente sono state le parole di Canzi: così come per le sconfitte brucianti, anche questo 5-0 va subito archiviato perché tra 48 ore si ritorna in campo, a Lucca, e per dare reale importanza e peso a questa vittoria serve affiancarle altri punti.

Primo piano
Il tributo

Sassari, il figlio dell’uomo coinvolto nell’esplosione ringrazia i vigili del fuoco: «Avete salvato la vita a mio padre»

di Luca Fiori
Le nostre iniziative