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Semplici carica il Cagliari: "Dobbiamo accendere noi la scintilla per ripartire"

Enrico Gaviano
Leonardo Semplici
Leonardo Semplici

Il tecnico alla sua prima sfida: "Crotone avversario difficile, ma abbiamo le armi per controbattere"

27 febbraio 2021
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CAGLIARI. Prima conferenza stampa pre partita per Leonardo Semplici, chiamato alla guida del Cagliari al posto di Eusebio Di Francesco: domani 28 febbraio la sfida già decisiva a Crotone, con il neo tecnico che detta la linea: “Le parole servono poco, ora contano i fatti. E credo che i giocatori capiscano che la scintilla per ripartire l devono accendere loro”.

Prime impressioni. “Ho trovato una squadra con il morale molto basso _ dice. Dunque il primo lavoro è quello di agire sotto il profilo psicologico e della determinazione più che su quello tecnico-tattico.” Pavoletti-Simeone, un duo che Di Francesco ha praticamente sempre tenuto diviso… “Non ci sono preclusioni a vederli giocare insieme _ ammette Semplici _. Ho giocato quasi sempre in carriera con le due punte. Ma al di là dei moduli, quello che conta nel calcio è sfruttare al massimo le caratteristiche di ognuno”.

Anche per Semplici Nainggolan è giocatore determinante per il Cagliari. “Radja è importantissimo per noi _ dice _. E’ vero che sinora non aveva un lungo minutaggio. Sta acquistando anche la forma per arrivare a fare i 90 minuti e la possibilità di dare quello che ci aspettiamo da lui. Giocherà in una posizione più arretrata in questa partita, valuteremo però in quale posizione, giusto per non dare troppi vantaggi agli avversari. Lui, come del resto tutto il gruppo, mi ha dato grande disponibilità. Dobbiamo cambiare passo, fare qualcosa di diverso per risalire la china”.

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“Pavoletti? Non lo scopriamo certo oggi. Giocatore importante, ma ha avuto un infortunio e una ricaduta e ha dovuto lavorare tanto. Mi sembra che stia in buona forma e mi auguro di poter sfruttare le sue qualità. Elemento che servirà parecchio nel presente e nel futuro. I cinque cambi poi sono un aspetto molto interessante. Tutti sono titolari, ma per me quello che conta è sfruttare al massimo la rosa a disposizione”

La disamina dei singoli prosegue con Joao Pedro. “Lo vedo assolutamente attaccante _ dice il tecnico _. So che in certi momenti è riuscito a far bene anche in altri ruoli, ma dobbiamo metterlo vicino alla porta per sfruttare la sua qualità migliore, cioè fare gol”.

Il gioco di Semplici ha sempre fatto leva sugli esterni. “Ho giocato spesso con i 5 a centrocampo e qui penso di avere i giocatori giusti per poter farlo, ovviamente per ora non faccio nomi. Di certo questo tipo di gioco consente di fare più cross, andare sull’uno contro uno. Abbiamo giocatori bravi nel colpo di testa e dunque più palle mettiamo in area e più aumentiamo la possibilità di fare gol”.

L’avversario. “Il Crotone è una squadra che gioca da un paio d’anni con lo stesso allenatore: buona compagine, ha dei giocatori di qualità, sarà una gara molto difficile ma credo che la loro organizzazione potrà essere combattuta con la nostra determinazione, la voglia di buttare il cuore oltre l’ostacolo. Le parole servono poco, ma quello che conta sono i fatti. Ci proveremo”.

Duncan, Calabresi e Asamoah che non hanno avuto spazio sinora. “Ho parlato con tutti per conoscere bene le riserve fisiche e mentali di ognuno , perché ci aspettiamo una mano d’aiuto da tutti. Duncan è il più vicino a una buona condizione e gli serve giocare. Gli altri due li stiamo portando a regime. N particolare uno come Asamoah ha già grande esperienza, positivo, che avrà forse possibilità di scendere in campo. Calabresi un po’ indietro, può giocare da centrale a tre o quinto esterno perché ha gamba. Ma è un pochino indietro”.

Semplici ritorna e trova il calcio nell’era Covid. “Tamponi tutto a posto, visto i casi del Torino, ultimo avversario. I giocatori stanno tutti bene e sono tutti a disposizione. Una cosa particolare, chiaramente, Il Covid per il calcio, non ero abituato. Questa settimana ho fatto 4 tamponi e prima non ne avevo mai fatto. Per il resto è tutto strano a cominciare dal fatto che manca il pubblico, una componente fondamentale he viene meno e rende tutto diverso”.

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