«Pronti alla battaglia, ma cambieremo qualcosa nella testa»
Edoardo Casalone non usa le assenze come scusante «Scarsi in difesa e a rimbalzo, siamo arrabbiati»
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SASSARI. «Intanto grandi complimenti a Cantù, che ha giocato senza classifica. Grandi complimenti. Noi? Noi abbiamo giocato una partita scarsa in difesa».
Questo l’esordio di Edoardo Casalone, coach della Dinamo Sassari, al microfono della sala stampa di Cantù.
«Avete visto che non eravamo al top – ha proseguito il vice di coach Pozzecco, anche ieri alla guida della squadra per la punizione di 10 giorni inflitta dal club al capo allenatore – ma non vuole essere una scusa. Volevamo giocare gara1 in casa nei playoff invece andremo a Venezia. Ora, è chiaro che penseremo a cosa di male abbiamo fatto oggi in questa partita, i ragazzi sono arrabbiati perché sapevano di avere una grande chance, invece... Cantù ha tirato alla grande da tre, merito loro. Noi? Dobbiamo lavorarci, li abbiamo aiutati a entrare in partita nonostante sapessimo che sarebbe stata una partita vera. Abbiamo concesso 14 rimbalzi offensivi – ha proseguito Casalone –, li abbiamo aiutati , non era automatico vincere ma poi ci sono palloni che entrano e altri no. Certo, ci aspettavamo di chiudere nelle prime quattro posizioni e non è così ma di nuovo complimenti a Cantù – ha concluso il tecnico del Banco di Sardegna –. Ora, speriamo di ritrovare gli assenti perché già da giovedì sarà battaglia, in trasferta ma non importa. Sono però convinto che cambieremo qualcosa nella nostra testa, sono convinto che andremo a Venezia per fare le solite partite da Dinamo, come quelle che abbiamo prodotto tutto l’anno e non come oggi, che quando si concedono 106 punti agli avversari diventa difficile proporre».
Questo l’esordio di Edoardo Casalone, coach della Dinamo Sassari, al microfono della sala stampa di Cantù.
«Avete visto che non eravamo al top – ha proseguito il vice di coach Pozzecco, anche ieri alla guida della squadra per la punizione di 10 giorni inflitta dal club al capo allenatore – ma non vuole essere una scusa. Volevamo giocare gara1 in casa nei playoff invece andremo a Venezia. Ora, è chiaro che penseremo a cosa di male abbiamo fatto oggi in questa partita, i ragazzi sono arrabbiati perché sapevano di avere una grande chance, invece... Cantù ha tirato alla grande da tre, merito loro. Noi? Dobbiamo lavorarci, li abbiamo aiutati a entrare in partita nonostante sapessimo che sarebbe stata una partita vera. Abbiamo concesso 14 rimbalzi offensivi – ha proseguito Casalone –, li abbiamo aiutati , non era automatico vincere ma poi ci sono palloni che entrano e altri no. Certo, ci aspettavamo di chiudere nelle prime quattro posizioni e non è così ma di nuovo complimenti a Cantù – ha concluso il tecnico del Banco di Sardegna –. Ora, speriamo di ritrovare gli assenti perché già da giovedì sarà battaglia, in trasferta ma non importa. Sono però convinto che cambieremo qualcosa nella nostra testa, sono convinto che andremo a Venezia per fare le solite partite da Dinamo, come quelle che abbiamo prodotto tutto l’anno e non come oggi, che quando si concedono 106 punti agli avversari diventa difficile proporre».