Delfinato vince Porte Aru è 26°
ROMA. Richie Porte (Ineos) è il vincitore del Giro del Delfinato che si è concluso ieri con l'ottava tappa vinta dall'ucraino Mark Padun (Bahrain) che ha bissato il successo di sabato.Nella...
07 giugno 2021
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ROMA. Richie Porte (Ineos) è il vincitore del Giro del Delfinato che si è concluso ieri con l'ottava tappa vinta dall'ucraino Mark Padun (Bahrain) che ha bissato il successo di sabato.
Nella classifica finale, Porte ha battuto il kazako Alexey Lutsenko, secondo a 17 secondi. Terzo il gallese Geraint Thomas. Terzo al Tour de France lo scorso anno, Porte ha vinto per la prima volta il Delfinato, quattro anni dopo aver visto sfumare il successo all'ultima giornata.
Fabio Aru ha chiuso in 47ma posizione a 10’24” da Padun, dunque a 8’14” da Thomas, Lutsenko e Porte. Il sardo chiude al 26mo posto in classifica generale a 18’31” da Porte.
Aru era apparso sorridente e motivato alla partenza del Giro e aveva anche retto bene per le prime 5 tappe della coersa transalpina, per poi crollare nelle ultime tre. Con il Tour de France come grande obiettivo della sua stagione, il classe 1990 ha comunque vissuto in questi giorni un test molto importante per valutare le proprie ambizioni e il proprio stato fisico, anche se chiaramente alla Grande Boucle mancano ancora tre settimane. Dopo un discreto inverno in cui ha ripreso le corse con il giusto stato mentale, approcciandosi con gradualità, il Cavaliere dei Quattro Mori sente che le sensazioni migliorano e vuole dimostrare di poter cogliere i frutti del suo lavoro, senza escludere la possibilità di potersi conquistare su strada la convocazione per i Giochi di Tokyo.
Nella classifica finale, Porte ha battuto il kazako Alexey Lutsenko, secondo a 17 secondi. Terzo il gallese Geraint Thomas. Terzo al Tour de France lo scorso anno, Porte ha vinto per la prima volta il Delfinato, quattro anni dopo aver visto sfumare il successo all'ultima giornata.
Fabio Aru ha chiuso in 47ma posizione a 10’24” da Padun, dunque a 8’14” da Thomas, Lutsenko e Porte. Il sardo chiude al 26mo posto in classifica generale a 18’31” da Porte.
Aru era apparso sorridente e motivato alla partenza del Giro e aveva anche retto bene per le prime 5 tappe della coersa transalpina, per poi crollare nelle ultime tre. Con il Tour de France come grande obiettivo della sua stagione, il classe 1990 ha comunque vissuto in questi giorni un test molto importante per valutare le proprie ambizioni e il proprio stato fisico, anche se chiaramente alla Grande Boucle mancano ancora tre settimane. Dopo un discreto inverno in cui ha ripreso le corse con il giusto stato mentale, approcciandosi con gradualità, il Cavaliere dei Quattro Mori sente che le sensazioni migliorano e vuole dimostrare di poter cogliere i frutti del suo lavoro, senza escludere la possibilità di potersi conquistare su strada la convocazione per i Giochi di Tokyo.
